21 maggio 1977: la misteriosa morte di Umberto Vivirito in ospedale
(umt) Il 21 maggio di 44 anni fa, nel letto di un ospedale, a Milano moriva Umberto Vivirito militante di Avanguardia Nazionale.
Era stato arrestato il giorno prima: era allettato a casa della sorella dove i suoi camerati lo avevano trasportato da ferito, dopo una sparatoria, nel corso di una rapina di autofinanziamento in una gioielleria milanese finita male la sera del 19: l'orefice era rimasto ucciso .
Le circostanze della morte, sopraggiunte mentre le condizioni di salute erano discrete, ha indotto nei suoi camerati il sospetto di cure sbagliate o trascurate. conferma delle sue buone condizioni generali il fatto che dopo l'arresto era stato portato in questura prima delle formalità di rito. La cronaca dell'Unità, che gli concede l'onore del richiamo in prima, ci informa che la mattina di sabato 21 è stato operato e gli è stato asportato un proiettile calibro 38, l'arma usata dal gioielliere. Il decesso sopraggiunge in serata, si presume per complicazioni renali.
In occasione del 40ennale il rito del presente celebrato dai suoi camerati della comunità di Avanguardia (vedi il video sopra, diffuso dal nostro canale youtube) innescò formidabili polemiche per il saluto romano a cui partecipò anche il sacerdote celebrante la commemorazione. Sulla questione intervenni con un breve video.
Per approfondire
- La rapina
- L'arresto
- La cerimonia del quarantennale
- Che cosa ha detto il prete
- Le scuse di don Orlando
- Il giovedì nero di Vivirito
- Quel giorno a Pian del Rascino
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