Minacce web a Berizzi: sette indagati. I carabinieri ringraziano facebook
Blitz dei carabinieri nell'inchiesta per le minacce su Facebook contro Paolo Berizzi. L'inviato di Repubblica esperto di fascisteria e "curve nere" da tempo è costretto a vivere sotto scorta. I militari hanno perquisito le abitazioni di sette indagati, uno dei quali minorenne. Risiedono nelle province di Milano, Brescia, Varese, Trieste, Lucca, Vicenza e Rovigo e hanno un'eta compresa tra 17 e 55 anni.
Il provvedimento è stato disposto dal sostituto procuratore di Bergamo Emanuele Marchisio e dalla sostituta della procura dei minori di Brescia, Lara Ghirardi.
Le perquisizioni mirano alla raccolta di altri elementi di prova nei confronti degli indagati, individuati a seguito di una serrata attività di indagine svolta dal Nucleo investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo anche in collaborazione con Facebook, che ha fornito molti dati utili alla identificazione dei responsabili. Durante le operazioni sono stati sequestrati numerosi telefoni cellulari e pc. L'inchiesta si va ad aggiungere ad altre aperte dopo scritte minacciose sotto la sua casa di Bergamo
https://www.facebook.com/records/login/
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/safety/groups/law/guidelines/
Poverino.....
RispondiEliminaStorie di puffi in divisa che si stanno facendo odiare da tutta la popolazione italiana
RispondiEliminamagari fossero solo i Nazi a odiare i puffi, Digitate"il cavalier cazzo a Novara" abbiamo delle forze del Disordine che probabilmente ci porteranno alla guerra Civile sono di un insulso vergognoso mai visto prima! dei Dementi in divisa del Genere nemmeno nei paesi del Terzo mondo ci stanno criminali che appioppano multe e perseguitano i propri fratelli a questa maniera tra sanzioni da lobotomizzati e corse dietro agli italiani per guardarci nel sacchetto della spesa non si sa più in cosa sperare e poi per colmo gli stessi integerrimi puffi in Divisa Fanno entrare Tutta la Feccia D' Afrika, che schifo di persone
http://www.odg.mi.it/sites/default/files/berizzi_sanzione_censura.pdf oooops è sparita.
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