Trenta nove anni fa , il 5 maggio 1981, Bobby Sands morì nella prigione di Maze, a pochi chilometri da Belfast. Aveva 27 anni, un terzo dei quali passati in prigione, e morì a causa dello sciopero della fame che aveva iniziato per protestare contro la negazione dello status di prigionieri politici per i detenuti dell’Ira. Bobby Sands, comandante dei detenuti di Maze, stava scontando una condanna a 14 anni per possesso di arma da fuoco. A Maze erano detenuti molti combattenti irlandesi, arrestati per possesso di armi e attività militari (inclusi attentati e omicidi). Dalla metà degli anni Settanta le proteste dei detenuti erano continue e articolate: rifiuto di indossare l’uniforme e di chiamare le guardie “signore” mentre la “protesta sporca”, consisteva nel ridurre gli ambienti in condizioni igieniche terribili imbrattando i muri e rifiutando di lavarsi. L’amministrazione rispondeva con l’isolamento e i pestaggi. Il primo ministro Margaret Thatcher negava ogni dialogo: i carcerati non rappresentavano nessuno e non avevano diritto ad essere ascoltati come ci racconta Ugo Maria Tassinari, fondatore di questo blog in un articolo pubblicato sull' AlterUgo che potete leggere per intero cliccando qui
5 maggio 1981: il comandante dell’Ira, Bobby Sands muore nel carcere di Maze
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Giuseppe Parente
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martedì, maggio 05, 2020
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