11 aprile 1955 muore Roberto Mieville, ideatore del motto Boia chi molla
L'undici aprile di sessantatré anni fa, andava oltre, in un incidente stradale, a soli 36 anni, il deputato del Movimento Sociale Italiano, Roberto Mieville. Tenente carrista durante la seconda guerra mondiale, fu preso prigioniero in Africa e rinchiuso nel famigerato Fascists Criminal Camp di Herefort, nel Texas.
Nel gennaio del 1946 fu tra i fondatori del movimento clandestino dei Fasci di Azione Rivoluzionaria (FAR). Nel dicembre dello stesso anno fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano, organizzazione politica di cui fu anche il primo segretario giovanile dell'allora Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori.
Nell'aprile del 1948 viene eletto alla Camera dei Deputati insieme con Almirante, Michelini, Roberti, Filosa e Russo Perez.
Rieletto nella II legislatura nel 1953, moriva pochi mesi dopo, vicino Latina, in un incidente stradale.
Antiamericano, anticapitalista, antimonarchico, si richiamava all'esperienza del Fascismo Repubblicano ed al Manifesto di Verona del 1943. Fu l'ideatore del famoso motto, ancora oggi cantato nelle manifestazioni e nelle curve degli stadi d'Italia, del "Boia chi molla".
Nel gennaio del 1946 fu tra i fondatori del movimento clandestino dei Fasci di Azione Rivoluzionaria (FAR). Nel dicembre dello stesso anno fu tra i fondatori del Movimento Sociale Italiano, organizzazione politica di cui fu anche il primo segretario giovanile dell'allora Raggruppamento giovanile studenti e lavoratori.
Nell'aprile del 1948 viene eletto alla Camera dei Deputati insieme con Almirante, Michelini, Roberti, Filosa e Russo Perez.
Rieletto nella II legislatura nel 1953, moriva pochi mesi dopo, vicino Latina, in un incidente stradale.
Antiamericano, anticapitalista, antimonarchico, si richiamava all'esperienza del Fascismo Repubblicano ed al Manifesto di Verona del 1943. Fu l'ideatore del famoso motto, ancora oggi cantato nelle manifestazioni e nelle curve degli stadi d'Italia, del "Boia chi molla".
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