Macché autarchia, senza l'Europa non si esce dalla crisi
Riceviamo e pubblichiamoLa bandiera “emergenziale” in Italia non ha mai storicamente portato ad esiti positivi. Seppure le misure emergenziali varate dal Governo sono necessarie da un punto di vista epidemiologico e medico, il vero problema da affrontare sara’ il futuro . O meglio che tipo di futuro costruire, anche perche’ il virus ridisegnera’ assetti geopolitici ed alleanze,ma anche stili di vita e relazioni sociali.Il “vogliamoci bene “o “andra’ tutto bene” oltre ad esorcizzare la paura non fa. Ed anche il patriottismo da stadio con tanto di Inno Nazionale puo’ durare al massimo un paio di settimane e se male interpretato pure quello non giova affatto.Il problema vero è che l’Italia sta affrontando la pandemia partendo da una debolezza strutturale pregressa in termini di burocrazia, di opere pubbliche, di servizi che la rende il bersaglio numero uno in Europa.Noi abbiamo gia’ una recessione decennale in atto, una classe politica inadeguata da tempo, un sistema produttivo oramai composto solo da piccole e medie imprese ed il turismo. Basta. Le politiche trentennali messe in campo dalla classe politica , nelle sue varianti di destra e di sinistra, non hanno rilanciato in alcun modo gli asset strategici, al contrario degli altri Stati europei, privilegiando la svendita del patrimonio produttivo ed i settori strategici al miglior offerente , garantendo la rendita parassitaria delle grandi famiglie del capitalismo italiano.Ora, pensare che in nome dell'”embrassons -nous” da virus, si possano occultare le responsabilita’ pesantissime di questo ceto di cialtroni è francamente impossibile da digerire.Ancor piu’ farsesco è ritenere che si possa fare a meno dell’Europa in questo momento , perche’ cio’ ci renderebbe ancora piu’ schiavi degli Usa o della Cina , abbassandoci al rango di uno staterello centroamericano .Altro che sogni autarchici fuori tempo massimo.Chi cavalca queste amenita’, sia esso sovranista o piddinopentastellato, offre solo un comodo alibi ad un’oligarchia che da decenni depreda la Nazione e che ora sta cercando di dare la colpa a qualcun altro.Ora , lo abbiamo detto da subito, le cialtronate non ci piacciono ed anche l’utilizzo del “patriottismo” per salvarsi il culo non ci piace. Peggio, se ammantato di richiami e venature apparentemente nobili.Il vero patriottismo oggi è italiano ed europeo perche’ o se ne esce, con un balzo in avanti. tutti insieme dal disastro che qualcuno ha portato in Europa, con le solite complicita’ interne, oppure si affonda tutti insieme . Italia in primis.
KULTURAEUROPA
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