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Giornata del ricordo, centrodestra unito contro l'Anpi sulle foibe

Centrodestra unito, in vista del Giorno del ricordo il 10 febbraio, nel puntare il dito contro l'Anpi, ’reo’ di aver promosso un convegno "negazionista". Ad aprire il fuoco di fila e’ la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che su facebook scrive: "Il convegno organizzato al Senato dall’Anpi ’Il fascismo di confine e il dramma delle Foibe’, rappresenta senza dubbio l’ennesima occasione, dal chiaro intento revisionista, di voler minimizzare o provare a giustificare la violenza contro gli italiani. E’ un vero e proprio oltraggio agli esuli istriani e dalmati infoibati vittime dell’odio comunista e, ancor piu’ grave, che il tutto avvenga all’interno di un’istituzione". Per Meloni "non e’ accettabile che ancora ci sia bisogno di rimarcare che le Foibe non sono state un dramma ma un crimine i cui colpevoli troppo spesso non hanno pagato. Anpi senza vergogna". 
Per Ignazio La Russa, vicepresidente del Senato e "grande vecchio" di Fratelli d’Italia, "presa con le mani nel sacco a fare ancora una volta negazionismo sulla tragedia delle foibe, l’Anpi oltre a travisare l’oggettiva verita’ storica, contesta finanche il numero delle persone uccise dai comunisti del dittatore Tito. Al di là delle risibili scuse che mancano di rispetto alle vittime e ai loro familiari, l’unico numero sicuramente gonfiato resta quello dei partigiani che presero le armi prima dell’arrivo degli anglo americani". 
Per la vicepresidente della commissione Cultura della Camera, Paola Frassinetti, di FdI, "è davvero grave che oggi in un’aula istituzionale come la biblioteca del Senato l’Anpi possa cimentarsi nel peggior negazionismo parlando di foibe". 
Il senatore Giovanbattista Fazzolari, responsabile nazionale del programma di FdI, rincara la dose: "Sul convegno negazionista organizzato dall’Anpi è in atto un vergognoso scaricabarile. Ancora non e’ stata data alcuna risposta alla lettera inviata dalla senatrice Isabella Rauti, componente della Commissione per la biblioteca e per l’archivio storico, per sapere esattamente chi abbia autorizzato questo disgustoso convegno. Un convegno che, a oggi, è figlio di nessuno con l’assurdità che sta passando il principio che chiunque possa organizzare un’iniziativa su un qualsiasi argomento senza alcun filtro". 
Per la vicepresidente dei senatori FdI, Isabella Rauti, quella che si svolge nella Biblioteca del Senato "e’ una pericolosa iniziativa dal sapore revisionista e giustificazionista, che punta a derubricare le foibe a semplice dramma, e non crimine, a semplice reazione al Fascismo piuttosto che pulizia etnica verso gli italiani di Istria, Dalmazia e Fiume messa in atto dalle brutali truppe comuniste di Tito". Secondo la deputata FdI Ylenja Lucaselli "il convegno contiene un grave vizio di fondo: l’assenza di un rappresentante degli esuli istriani. Non è accettabile neanche uno spiraglio revisionista su una pagina di storia che non può vedere equivoci e va affrontata per quel che è, ossia una cruenta opera di pulizia etnica", conclude.
Non e' da meno Forza Italia: "E' vergognoso che ogni anno i negazionisti delle foibe rialzino la testa nell’imminenza del Giorno del Ricordo", spiega la capogruppo a palazzo Madama Anna Maria Bernini, che avverte: "L’Anpi sappia che gli spazi della manipolazione ideologica sono fortunatamente ridotti, e che la memoria e’ un valore che non ammette morti di serie a e di serie b. La celebrazione del 10 febbraio fortemente voluta dalla presidente Casellati servirà a tributare il doveroso omaggio alle vittime delle foibe". 
Maurizio Gasparri aggiunge: "Mentre le istituzioni rendono omaggio alle vittime delle foibe e agli italiani travolti dall’esodo di Istria, Fiume e Dalmazia, pullulano in giro per l’Italia iniziative negazioniste veramente ignobili. Colpisce che l’Anpi si renda protagonista di questi episodi, da Lecce a Parma, e perfino oggi in Senato in una sala chiesta tramite un gruppo parlamentare. L’Anpi si dovrebbe vergognare di dare voce al coro negazionista, assumendo iniziative che sono contro lo spirito delle leggi che giustamente celebrano il Giorno del ricordo", attacca annunciando: "Nell’Aula del Senato porrò all’attenzione di tutti la posizione incredibile dell’Anpi che, nel silenzio di troppi, nega il massacro delle foibe". 
Per Enrico Aimi, senatore di FI, "eventi come questi ostacolano il già difficile percorso di riappacificazione che invece è necessario al Paese". 
"Questo convegno  rischia di costituire un inciampo nella già difficile costruzione di una memoria storica condivisa", dichiara il deputato di Forza Italia Luca Squeri, consigliere nazionale dell’Associazione partigiani cristiani fondata da Enrico Mattei. "L’assenza di un rappresentante degli esuli che subirono la tragedia sulle proprie vite, infatti, è figlia di un approccio parziale e, dunque, non corretto. Quello delle Foibe è stato un crimine efferato, perpetrato su base etnica contro gli italiani, e ispirato dall’ideologia comunista. Riconoscere questo è un passaggio fondamentale", conclude. 
Anche la Lega si unisce alla critiche: "E’ assolutamente scandaloso il comportamento del presidente Marilotti che, senza coinvolgere le massime autorità del Senato e i membri della commissione Biblioteca, concede all’Anpi l’uso di sale istituzionali dando luogo ad una mistificazione della vicenda storica, un’assenza di contraddittorio vergognosa. Rispetto
per gli esuli, per le famiglie dilaniate, per i tanti italiani dimenticati. Altro che storiografia: la sinistra la smetta di riscrivere la storia, e chieda scusa quando umilia chi ha pagato con la vita la follia comunista", scandisce la senatrice leghista Tiziana Nisini, componente della commissione Biblioteche.
Per  il deputato della Lega Massimiliano Panizzut "si avvicina il 10 febbraio, Giorno del Ricordo delle vittime dei partigiani comunisti jugoslavi del maresciallo Tito. Le istituzioni rendono finalmente omaggio alle vittime delle foibe ed agli italiani travolti dall’esodo di Istria, Fiume e Dalmazia ma noto che come al solito spuntano vergognosi imbrattamenti ai monumenti in ricordo, con le consuete falci e martello o le scritte "fascisti". E ancora, sono sempre più frequenti in tutta Italia ignobili iniziative negazioniste. In questo preoccupante contesto colpisce il fatto che l’Anpi si renda protagonista di questi episodi, da Lecce a Parma, e perfino in Senato con una sala richiesta da un gruppo parlamentare. Queste associazioni e le fantomatiche scrittrici che le sostengono si dovrebbero vergognare di dare voce al coro negazionista. Tutti dovremmo invece condannare questo tipo di iniziative che sono contro lo spirito delle leggi, votate dal Parlamento per celebrare il Giorno del ricordo. Ricordare quanto accaduto costituisce un momento fondamentale per le generazioni future e rappresenta un monito affinché atti così efferati non accadano mai più".



1 commento:

  1. andiamo verso il 3000 e ancora esiste qualcuno che crede alla montatura delle foibe! INCREDIBILE!

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