Rivolta nazionale celebra Acca Larentia contro protagonismi e speculazioni
Il 19 gennaio 2020 i camerati del movimento politico Rivolta Nazionale, si sono recati, nei pressi della sezione di Via Acca Larentia, per rendere onore e memoria storica ai ragazzi vittime di questa infame strage, che, in modo del tutto indelebile e negativo, macchiò di sangue le strade dando vita ad una stagione ricca di fermento e odio politico. La data, non è casuale ed è stata scelta per due motivi: in primo luogo vuole rimarcare ancor di più la nostra distanza dalla smania di protagonismo teatrale del 7 gennaio - data ufficiale del ricordo con annessa commemorazione. In secondo luogo, perché, a qualche giorno di distanza, dall'altra parte della città, c'era chi, con ambizioni di governo, svolgeva un convegno sulle nuove forme dell'antisemitismo.
L'odio, come l'ira o l'amore, è un sentimento, per tale motivo ci chiediamo se c'è bisogno di fare convegni per mettere il bavaglio a dei sentimenti. E quanto tempo dovrà passare prima che qualcuno capisca che i sionisti, con la storiella del popolo eletto, creano il principio di ogni razzismo. Se il loro popolo è l'unico eletto da Dio è chiaro che tutti gli altri siano popoli di serie B. E quanto tempo, continuiamo a ripeterci, dovrà scorrere affinché qualcuno si renda conto che sulla morte di tre ragazzi non si deve speculare con sceneggiate sul chi è più puro e chi meno? Parafrasando Goethe, noi perdoniamo all'attore tutti i difetti dell'essere umano, non perdoniamo all'essere umano tutti i difetti dell'attore. Franco, Francesco, Stefano, non siete morti per questo marasma di iniquità! C'è ancora luce. C'è ancora chi Onora, anche nel piccolo, la vostra memoria. FRANCO, FRANCESCO E STEFANO PRESENTI!!
L'odio, come l'ira o l'amore, è un sentimento, per tale motivo ci chiediamo se c'è bisogno di fare convegni per mettere il bavaglio a dei sentimenti. E quanto tempo dovrà passare prima che qualcuno capisca che i sionisti, con la storiella del popolo eletto, creano il principio di ogni razzismo. Se il loro popolo è l'unico eletto da Dio è chiaro che tutti gli altri siano popoli di serie B. E quanto tempo, continuiamo a ripeterci, dovrà scorrere affinché qualcuno si renda conto che sulla morte di tre ragazzi non si deve speculare con sceneggiate sul chi è più puro e chi meno? Parafrasando Goethe, noi perdoniamo all'attore tutti i difetti dell'essere umano, non perdoniamo all'essere umano tutti i difetti dell'attore. Franco, Francesco, Stefano, non siete morti per questo marasma di iniquità! C'è ancora luce. C'è ancora chi Onora, anche nel piccolo, la vostra memoria. FRANCO, FRANCESCO E STEFANO PRESENTI!!
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