"Crepa sporca ebrea". Presidio di solidarietà. E la scritta resta come testimonianza
E’ arrivata al Palazzo di giustizia di Torino un rapporto della Digos sulla scritta ’Crepa sporca ebrea’ comparsa nell’androne di una casa. La procura aprirà un fascicolo: l’ipotesi di reato che viene considerata, in questo momento, sono le minacce aggravate dalla finalità di discriminazione etnica o razziale o religiosa.
Non si è fatta attendere la risposta dei torinesi dopo la scritta antisemita ’Crepa sporca ebrea’ lasciata sul muro del pianerottolo dell’abitazione di Maria Bigliani, figlia di una staffetta partigiana di origini ebraiche. Nel pomeriggio un folla si è ritrovata vicino alla chiesa Gran Madre in segno di solidarietà alla donna, oggi in pensione, che ha già denunciato l’episodio alla polizia.
Al presidio hanno partecipato, fra gli altri, i vertici provinciali dell’Anpi e della Conunita’ ebraica. Sulla cancellata della chiesa sono stati appesi due striscioni riportanti le scritte "Il fascismo e’ un crimine. Torino è antifascista" e "Mai più fascismi a Torino".
Per il presidente della Comunità ebraica, Dario Disegni, le scritte antisemite lasciate a Torino e Mondovì "sono episodi isolati ma gravissimi, inquietanti perché sono figli di un clima d’odio e di intolleranza che nell’ultimo periodo si è verificato nel Paese".
La donna ha deciso comunque di non far cancellare la scritta: "Mi è sembrato giusto e doveroso non solo denunciare come ho fatto io, ma mantenere la scritta in modo che sia una testimonianza di questa intolleranza", ha spiegato Maria Bigliani che aveva ritrovato ieri sul muro del pianerottolo di casa a Torino, la scritta "Crepa sporca ebrea". "Si tratta di un gesto di ignoranza", ha aggiunto la donna, "perché chi ha conoscenza della storia non si permetterebbe mai di fare una cosa simile". .
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