9-10 dicembre 1933: la grande repressione contro la Guardia di ferro
Dalla pagina Facebook "Effemeridi del giorno" curata da Amerino Griffini. A proposito di repressione: 18-20mila arrestati in un blitz, 11mila internati nei campi di concentramento, 13 ammazzati ...
Nella notte tra il 9 e il 10 Dicembre 1933, in Romania, il governo del liberale Ion Gheorghe Duca, decreta per la terza volta lo scioglimento della Garda de Fier (Guardia di Ferro) e vieta ai suoi esponenti la partecipazione sotto qualsiasi contrassegno e/o diverso nome alle elezioni politiche dello stesso mese nelle quali era previsto un successo eccezionale del movimento guardista.
Segue immediatamente un’ondata di arresti, difficilmente quantificabile, forse 18-20.000 il numero degli imprigionati (11.000 è il numero dei rinchiusi nei campi di concentramento), tra i quali quasi l’intero quadro dirigente centrale del movimento.
13 guardisti sono assassinati, tra essi il macedone Sterie Ciumetti (nella foto a destra, in prigione), segretario generale della Guardia di ferro, morto sotto tortura il 29 dicembre senza rivelare il luogo dove è stato messo in salvo il Capitano, il leader della Garda de Fier.
Conseguenza di ciò, tre militanti del movimento, i cosiddetti Nicadori (i vendicatori), il 29 dicembre successivo nella stazione ferroviaria di Sinaia abbatteranno il Primo ministro e capo del Partiduli National Liberal, Ion Gheorghe Duca [La punizione arrivò, 7 anni dopo, anche per il commissario di polizia responsabile della tortura e della morte del leader legionario, ndb].
Quattro anni dopo, alle elezioni del dicembre 1937 il movimento si presenterà con il nome di Totul pentru Tară (Tutto per la Patria) e otterrà 66 seggi. Gli eletti siederanno in Parlamento indossando tutti la camicia verde del partito.
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