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Scontri a San Siro. Ultras croati scatenati. Feriti 5 atalantini

Alta tensione fuori da San Siro a circa un’ora e mezza dalla gara di Champions League tra Atalanta
e Dinamo Zagabria. I circa 3mila tifosi croati sono venuti a contatto con gli atalantini nei pressi del Gate numero 1 e hanno lanciato loro qualche oggetto, tra cui alcune bottiglie: gli scontri sono stati evitati solamente dal pronto intervento della polizia in tenuta anti-sommossa.
Nel pomeriggio i tifosi della Dinamo avevano già mandato in tilt la viabilità di Milano: nel pomeriggio infatti un lungo corteo - partito dall’Arco della Pace con striscioni e fumogeni - ha raggiunto il Meazza, con molte strade chiude al traffico e ovvi disagi per la circolazione.
Tre i tifosi dell'Atalanta rimasti feriti fuori da San Siro Secondo quanto appreso dalla polizia le loro condizioni non sono gravi: uno è stato trasportato in codice verde in ospedale, gli altri due medicati sul posto.
Il corteo era partito poco dopo le 17.30, con i tifosi della Dinamo Zagabria che si erano dati appuntamento in Largo Cairoli. Gli ultras hanno cominciato a marciare dopo essersi radunati all’Arco della Pace, percorrendo poi via Pagano, via Giotto, via Monte Rosa, viale Pietro Tempesta, via Monreale e via Stratico fino allo Stadio. Uomini della polizia hanno scortato le circa 2mila persone in marcia, mentre dal cielo elicotteri monitoravano la situazione. La partita era stata considerata degna di ’attenzione’ già qualche giorno fa dall’osservatorio per le manifestazioni sportive, e giudicata con rischio alto. Durante lo scorso comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in prefettura a Milano era stato inoltre previsto l’arrivo di circa 4mila tifosi croati, per questo era stato disposto il divieto di vendita alcolici dalle 12 alle 24 nella zona intorno allo stadio di San Siro. 
La tifoseria della Dinamo Zagabria è nota per essere di estrema destra: si tratta dei Bad Blue Boys già noti per altri scontri e tafferugli in diverse partite giocate in Italia.
Anche nel caso di oggi pomeriggio non sono infatti mancati saluti romani e richiami nazionalisti, assieme a lanci di bottiglie e fumogeni. Già il 19 settembre 1990 i tifosi croati furono protagonisti di violenti scontri a Bergamo, quando misero a ferro e fuoco la città; risale al 2000 invece il corpo a corpo con la polizia a Milano in piazza Duomo.
Secondo quanto ricostruito finora dalla polizia, un centinaio di ultras della Dinamo Zagabria si sono staccati dal corteo principale mentre raggiungevano lo stadio e in via Don Gnocchi (a circa 500 metri dal Meazza) hanno assaltato un'auto di tifosi dell’Atalanta. Tre tifosi italiani sono stati colpiti e hanno riportato contusioni. Un 14enne e il padre 50enne sono stati medicati sul posto, l'altro figlio 21enne è stato accompagnato all’ospedale San Carlo ma le sue condizioni non sarebbero gravi. Alla polizia gli italiani hanno detto che erano incappucciati e vestiti di nero, come gli ultras che hanno sfilato poco prima per raggiungere il Meazza.
Tafferugli davanti a uno dei gate d’ingresso dello stadio Meazza di Milano tra un centinaio di ultras della Dinamo Zagabria e tifosi dell’Atalanta. Secondo quanto riferito dalle forze dell’ordine presenti, al cancello 3 ci sono stati momenti di tensione tra le due fazioni con lancio di oggetti e un contatto fisico durato pochi secondi. Non ci sarebbero feriti gravi, al momento si contano due atalantini contusi.
Sono tre i tifosi croati a cui è stato dato il Daspo già stamattina dalla polizia di Milano perché trovati in possesso di oggetti atti ad offendere e fumogeni durante il controllo al casello. Altri 6 sono stati denunciati questa sera allo stadio: anche loro sono stati destinatari del provvedimento sportivo sempre perché in possesso di fumogeni in fase di filtraggio. Circa 150 tifosi croati trovati senza biglietto sono stati tenuti all’esterno dell’impianto. Secondo la polizia sono arrivati in città 3500 tifosi croati, che sono stati monitorati per tutta la mattinata in varie zone del centro cittadino e condotti infine al Meazza in corteo.

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