C'è la mala di Centocelle dietro il rogo della libreria
Per appiccare il rogo che alle 3 della notte scorsa ha distrutto la libreria "Pecora elettrica" a Centocelle è stato utilizzato un motorino dato alle fiamme. La carcassa ormai carbonizzata dello scooter, che non appartiene a nessuno dei titolari, è stata trovata dai vigili del fuoco al momento di spegnere l’incendio proprio in mezzo alla sala, tra libri in cenere e condizionatore squagliato. I responsabili del gesto, entrati nella libreria intorno alle 3 dopo aver forzato la saracinesca e la vetrata, sono ancora ricercati dai carabinieri.
Nonostante le dichiarazioni di solidarietà politica sottolineo sul tasto dell'insorgenza neofascista l'orientamento degli investigatori è piuttosto verso la pista criminale, spacciatori o estorsori.
IL CORTEO DI SOLIDARIETA'
Con in testa lo striscione "Combatti la paura, difendi il quartiere" ha sfilato ieri sera il corteo di migliaia di persone partito da piazza dei Mirti, nel cuore del quartiere di Centocelle, organizzato dalla rete dei cittadini all’indomani del rogo che ha distrutto la libreria antifascista ’La Pecora elettrica’. "Una passeggiata di autodifesa del quartiere" l’hanno definita gli organizzatori.
LO STRISCIONE DISTRUTTO
Ignoti hanno strappato a metà lo striscione affisso ieri sera in piazza Teofrasto, a Centocelle, al termine della manifestazione di protesta contro l’incendio alla "Pecora Elettrica". "Combatti la paura, difendi il quartiere", era il testo dello striscione che ha aperto ieri la manifestazione guidata da alcuni esponenti antifascisti, che avevano deciso di lasciare il messaggio appeso in una delle piazze principali del quartiere non lontano dalla libreria incendiata. La notizia, circolata su Facebook, ha scatenato l’indignazione di diversi cittadini.
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