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Castel del Piano, il Pd contro la cena del 28 ottobre


Nostalgia canaglia. A infiammare la polemica antifascista non c'è solo la cena di Acquapiana, dove il 28 ottobre una settantina di dirigenti e quadri di fratelli d'Italia hanno tenuto una cena conviviale per festeggiare la vittoria in Umbria (dicono loro) o la marcia su Roma (sostengono gli avversari). 
A segnalare un caso analogo è Federico Badini, segretario del Pd in un paese della provincia di Grosseto.  Una bandiera con l’immagine di Benito Mussolini affiancato dai fasci littori e sotto il tricolore, tutto sistemato su un pannello divisorio in un locale sull’Amiata per una cena di "commemorazione della Marcia su Roma" svoltasi in occasione del 97/o anniversario. A Castel del Piano non ci si annoia mai. Il 28 ottobre questa era la scenografia per la cena di ’commemorazione della Marcia su Roma’ che si è tenuta nel mio paese. Non è semplicemente una vergogna, è qualcosa di più grave che ancora oggi qualcuno pensi di dover ’festeggiare’ l’inizio del ventennio più buio della storia d’Italia. È un’onta per un paese come Castel del Piano, dove la nostra sezione porta il nome di un partigiano ucciso dai fascisti e dove la comunità non ha bisogno dell’odio e dell’intolleranza fascista. Oltre a questo non so cosa dire, se non che, davanti a fenomeni del genere, non si può parlare di goliardia o altro nel tentativo di non alzare i toni - conclude - Questo è un enorme problema che va affrontato e fermato. L’Italia, l’Amiata e Castel del Piano saranno sempre antifascisti!".  L’esponente del Pd vuole anche risposte. Afferma che alla cena avrebbero "partecipato esponenti della Lega, ma anche di Forza Italia e rappresentanti della destra provinciale. Qualora ne fosse confermata la presenza, è un ulteriore elemento per chiedere le dimissioni di quegli amministratori locali che hanno fieramente partecipato".







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