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Antisemitismo, Laboccetta: no agli haters sfigati. Il Caffè Greco li denuncia

Carlo Pellegrini, amministratore delegato dell'Antico Caffè Greco, il celebre locale di via Condotti sotto sfratto dal proprietario, l'Ospedale Israelitico, prende nettamente le distanze dagli haters che hanno usato la pagina social del locale per deliranti enunciati antisemiti.
’Ho già dato mandato - ha dichiarato Pellegrini - ai miei avvocati di adire le vie legali per denunciare chi è stato e capire chi si è permesso di commentare sul nostro Facebook usando toni ed espressioni antisemite. Ritengo che commenti del genere, disgustosi, da cui prendiamo con nettezza le distanze anche pubblicamente nuocciano profondamente soprattutto alla giusta causa dell’Antico Caffè Greco".
"Tirare in ballo - aggiunge l'Ad del famoso locale  - questioni dolorose e tristi di una vicenda  abominevole che ha riguardato la storia d’Europa su una battaglia di natura civilista che riguarda il caro degli affitti è demenziale e di pessimo gusto, ragione per cui vogliamo sia fatta al più presto chiarezza. La vicenda dell’affitto milionario dell’Antico Caffè Greco e il tentativo dell’Ospedale Israelitico di sfrattarci nonostante il vincolo del ministero del 1953 non ha nulla a che fare con una questione profonda come l’antisemitismo. Chiunque cerca di sviare l’attenzione dall’eccesso del rincaro degli affitti sbaglia in malafede".
A suo sostegno l'ex deputato di An e del Pdl Amedeo Laboccetta che attacca gli haters in nome di una battaglia di civiltà: "La battaglia in difesa della storia e delle tradizioni del Caffè è una battaglia di cultura e di civiltà. Gli uomini e le donne, gli intellettuali e gli artisti coraggiosi che hanno deciso di proteggere questo luogo simbolo per la Capitale hanno inteso di farlo con dimostrazioni decise ma pacifiche. Hanno deciso di farlo scendendo in piazza a viso aperto. Siamo stati esposti a critiche o attacchi ma sempre con la possibilità di difendere le nostre idee. Chi vuole aggredire, nascosto dietro la postazione del proprio computer l’Ospedale Israelico con l’odio dei social, con il bullismo mediatico, con frasi oscene sull’antisemitismo non fa un favore al Caffè Greco e scredita la nostra campagna in difesa della cultura. Prendiamo le distanze da questi haters sfigati e denunciamo le pericolosità di un mezzo che svilisce e mortifica i nostri sforzi per far comprendere il valore delle cose in cui crediamo.
"Questa vicenda - aggiunge Laboccetta - non deve infatti distrarre l’attenzione rispetto alla vicenda dell'affitto spropositato. Solo la ’ndrangheta la Camorra o la Mafia  possono pagare un affitto mensile a 120 o 180 mila euro al mese per una caffetteria. Più che di caffetteria si può parlare di ’lavatrice’: non penso sia questo che vuole l’Ospedale Israelitico per un luogo simbolo della cultura di Roma. E mi stupisco di quei colleghi parlamentari che partono con crociate contro un autentico monumento della storia nazionale invocando la giustezza di affitti così alti: fattore personale o irresistibile attrazione per le ’lavatrici"?’".

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