20 novembre, da Primo De Rivera a Franco il giorno di dolore della destra spagnola
Josè Primo de Rivera, il fondatore e leader della Falange, è arrestato il 15 marzo 1936, in seguito ad un ennesimo attentato falangista, su ordine del governo del Fronte Popolare. L’accusa è di porto d’arma illegale e lo trasferiscono nel carcere di Alicante. Con un giudizio sommario, dopo l’inizio della Guerra civile, lo condannano a morte. La fucilazione avviene il 20 novembre del 1936 in un cortile del carcere di Alicante. Il movimento franchista lo celebra come martire e i falangisti lo chiamano “l’assente”. Il suo corpo è sepolto nel monumento nella Valle de los Caidos, costruito nella Sierra di Guadarrama, in memoria dei morti della guerra civile. LEGGI TUTTO
L’ultimo rantolo di agonia si consuma alle 4.20 del 20 novembre 1975. Se ne va così un anziano signore di 82 anni, da settimane mantenuto in vita a ogni costo per volontà dei dignitari del regime per guadagnare tempo e prepararne la successione. Non servirà nulla aver rimandato l’uscita di scena dell’ultimo dei grandi dittatori che avevano sconvolto l’Europa nella prima metà del 1900. Con la morte di Francisco Paulino Hermengildo Teodulo Franco Bahamonde la Spagna esce da 35 anni di dittatura per entrare in una fragile transizione fra franchismo e democrazia. Il nuovo capo dello stato lo aveva designato lo stesso Caudillo. LEGGI TUTTO
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