Ricordando Walter Spedicato nel giorno del suo compleanno
Oggi Walter Spedicato compirebbe 72 anni, essendo nato il 26 ottobre 1947 in provincia di Lecce. Purtroppo se n'è andato troppo presto, il 9 maggio 1992, ancora esule a Parigi. La distanza dalla Patria, dalla sua terra, dalla famiglia lo straziavano. Così è morto, giovane, di crepacuore, da innocente. Qui vi racconto, riprendendo un vecchio post di Fascinazione, la "nostra" storia, che è poi l'innesco di tutto il mio viaggio vertiginoso nell'abisso della fascisteria.
Tutto comincia da un episodio minore del terrorismo italiano, un fallito attentato "alla libanese" davanti alla Questura di Milano. Un'autobomba abbandonata in via Fatebenefratelli, alla vigilia di Ferragosto, da anarchici insurrezionalisti (un gruppo che opera ancora sotto traccia) non esplode.Su questo fallimento si innesca, un paio di giorni dopo, il tentativo provocatorio di attribuirne la paternità al fascista di turno. Questa volta si tratta di Walter Spedicato, il "vecchio" di Terza posizione, latitante da 8 anni in Francia (tranne qualche mese dell'82 trascorso in Italia nel generoso e folle tentativo di resuscitare il gruppo ormai schiacciato dalla repressione). Un ignoto telefonista dice di riconoscere nell'identikit il suo volto. In questo caso, però, quel diavoletto del disegnatore della polizia, è il caso di dire, ha fatto i coperchi ma non le pentole. LEGGI TUTTO
Tutto comincia da un episodio minore del terrorismo italiano, un fallito attentato "alla libanese" davanti alla Questura di Milano. Un'autobomba abbandonata in via Fatebenefratelli, alla vigilia di Ferragosto, da anarchici insurrezionalisti (un gruppo che opera ancora sotto traccia) non esplode.Su questo fallimento si innesca, un paio di giorni dopo, il tentativo provocatorio di attribuirne la paternità al fascista di turno. Questa volta si tratta di Walter Spedicato, il "vecchio" di Terza posizione, latitante da 8 anni in Francia (tranne qualche mese dell'82 trascorso in Italia nel generoso e folle tentativo di resuscitare il gruppo ormai schiacciato dalla repressione). Un ignoto telefonista dice di riconoscere nell'identikit il suo volto. In questo caso, però, quel diavoletto del disegnatore della polizia, è il caso di dire, ha fatto i coperchi ma non le pentole. LEGGI TUTTO
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