Preghiera a Predappio, il portavoce leghista si giustifica: "Goliardia"
"Goliardate da ragazzo, in un Paese che pensavo civile e democratico". Andrea Lorusso, l’addetto stampa 28enne dell’assessora al Welfare della Regione Piemonte Chiara Caucino, leghista, liquida così le "foto irriverenti" e le "citazioni scomode" (sulla subordinazione delle donne) che stanno mettendo in imbarazzo la giunta piemontese.
"Non sono un fascista", si difende a proposito della foto che lo ritrae in preghiera davanti alla tomba del Duce (accompagnata dalla frase: "Io non tradisco") o agli aforismi mussoliniani. Tra le altre foto anche una con la più nota nipote del Duce, la politica di lungo corso Alessandra e altre con i leader leghisti, da Salvini a Siri.
"Forse la mia colpa è di non essere stato nello schieramento degli -anti", aggiunge su Facebook, dicendosi mortificato per il "massacro mediatico", "i commenti velenosi" e "le congetture".
"Forse la mia colpa è di non essere stato nello schieramento degli -anti", aggiunge su Facebook, dicendosi mortificato per il "massacro mediatico", "i commenti velenosi" e "le congetture".
"La mia è pura e semplice provocazione intellettuale - sottolinea l’addetto stampa - un andare controcorrente. Addirittura ho letto un post che non avevo la più pallida idea nemmeno di avere condiviso, del 13 marzo 2010. Una citazione di Mussolini sullo stato delle donne durante il Ventennio. Non è un pensiero che mi appartiene. E mi sento anche ridicolo a doverlo specificare".
Ad ogni buon conto l'assessora ha preso le distanze, dichiarandosi lontanissima dal fascismo e minacciando querele, ma al tempo si è riservata di decidere, alla luce del fatto che il post contestato risale a dieci anni fa, quando lo staffista aveva 18 anni.
Ad ogni buon conto l'assessora ha preso le distanze, dichiarandosi lontanissima dal fascismo e minacciando querele, ma al tempo si è riservata di decidere, alla luce del fatto che il post contestato risale a dieci anni fa, quando lo staffista aveva 18 anni.
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