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Predappio, tremila nostalgici sfilano nel paese di Mussolini. Lo sdegno dell'Anpi


Camicie nere, slogan e saluti romani davanti alla cripta del Duce, cartelloni
e simboli di ispirazione nostalgica ma anche poesia, musica e l'immancabile tagliatella antifascista e fiori sulla tomba di un partigiano.
E' il 27 ottobre doppio di Predappio, comune sulle colline di Forlì che ha dato i natali a Benito Mussolini e che alla vigilia di una data simbolica come quella del 28 ottobre è teatro di due distinte e distanti manifestazioni.
Da un lato il corteo che ricorda l'anniversario della marcia su Roma nel 1922 e dall'altro lato l'associazione nazionale partigiani d'Italia che celebrazione la liberazione del paese dall'occupazione nazi fascista avvenuta il 28 ottobre del 1944.
A sfilare per le vie di Predappio è stato un gremito corteo di nostalgici, circa 3000 persone. La manifestazione è stata organizzata dagli Arditi d'Italia per ricordare l'anniversario della marcia che nel 1922 portò il fascismo al potere.
Il corteo dal paese è arrivato al cimitero di San Cassiano, alla cripta Mussolini, aperta tutto il giorno su decisione della famiglia, dove si sono levati slogan e saluti romani.
Il corteo commemorativo della marcia su Roma non ha trovato il gradimento dell'associazione nazionale partigiani d'Italia che ha condannato con forza l'evento. La cripta della famiglia Mussolini, precisa Gianfranco Miro Gori, presidente della locale sezione dell'Anpi deve tornare ad essere una tomba a dimensione privata e non un luogo in cui si fa apologia di fascismo.
Nessuno ha obiezioni sul fatto che la famiglia tenga là Mussolini, ma deve essere una tomba di famiglia non un mausoleo del fascismo.

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