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Bomba contro la Lega: anarchici alla sbarra a Trento

E’ iniziato oggi in Tribunale a Trento il processo a carico delle sette persone arrestate lo scorso febbraio nel corso dell’operazione "Renata" perché considerate appartenenti a una presunta cellula anarchica che ha operato in Trentino.  Gli arrestati, attualmente in detenzione domiciliare, sono accusati in primis di associazione con finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico. Gli imputati sono considerati responsabili di sei eventi criminosi, in particolare l’esplosione di
un ordigno davanti alla sede della Lega ad Ala a poche ore dall’arrivo in paese di Matteo Salvini durante la campagna per le Provinciali del Trentino, il danneggiamento al laboratorio di matematica industriale e crittografia del Dipartimenti di Matematica e Fisica dell’Universita’ di Trento ed il fallito attentato (le bombe molotov non esplosero) a nove veicoli della polizia locale. Per l'occasione, all'esterno del tribunale, a sostegno degli imputati, manifestavano circa 60 persone che hanno sfilato in città con uno striscione. L’udienza riprenderà a novembre.

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