Ascoli, il sindaco smentisce: festeggiavamo l'Umbria non la Marcia
"Cena per festeggiare la marcia su Roma? Smentisco questa notizia e ribadisco l’estraneità mia e del partito di Fratelli d’Italia". Così in una nota il sindaco di Ascoli Piceno Marco Fioravanti che spiega l'episodio che ha suscitato scalpore: "Ieri, insieme all’amico On. Francesco Acquaroli, siamo passati a salutare un gruppo di amici ad Acquasanta che stavano festeggiando la vittoria in Umbria ed abbiamo parlato di alcuni problemi sulla ricostruzione. Non abbiamo partecipato a nessuna cena con busti o fasci". "Non mi piacciono le nostalgie e le condanno, - precisa il sindaco di Ascoli Piceno - anche perché a 36 anni il mio sguardo ed il mio pensiero di amministratore è rivolto al futuro delle giovani generazioni". L'ondata di indignazione mediatica era stata innescata dalla circostanza che Acquasanta è stata teatro di un rastrellamento nazista durante la guerra civile, con numerosi morti. Alla cena hanno partecipato una settantina di militanti, tra cui il sindaco di Ascoli Piceno, Marco Fioravanti, il deputato Francesco Acquaroli, e il coordinatore provinciale del partito, Luigi Capriotti.
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