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30 ottobre 1980: resa dei conti a Milano. Uccisi due fiancheggiatori dei NAR

Intanto Fioravanti e i suoi nello stesso periodo si sono spostati a Milano, dove godono degli appoggi di un uomo del gruppo Vallanzasca, di dichiarate simpatie fasciste, come Mauro Addis
La sera del 30 ottobre un personaggio vicino alla mala, Carmelo Cosimo Todaro e la sua donna, la ballerina greca Maria Paxou, sono freddati con colpi di pistola alla testa da una persona che sedeva nel sedile posteriore della loro A112. Siamo nella fascia milanese, per la precisione a Redecesio. 
A scatenare la vendetta dei Nar, una lite sulla spartizione del bottino di una rapina in banca fatta dal gruppo nero. 
Di questo delitto si autoaccuserà Valerio Fioravanti, che in realtà cercherà così di «coprire» il vero responsabile del delitto, il suo amico Addis, che alla fine verrà riconosciuto colpevole e condannato a trent’anni. Dopo questo duplice delitto anche Milano sta stretta ai Nar, che cominciano a peregrinare per l’Italia. 
FONTE: IL PIOMBO E LA CELTICA /Nicola Rao
Ma vediamo chi è Mauro Addis:
Mauro Addis è un bandito sardo che, a partire dall’amicizia con Concutelli, ha finito per legare i suoi destini giudiziari alla banda Fioravanti. È arrestato per la prima volta mentre, a bordo di una Land Rover-arsenale, tenta con lo stato maggiore della banda di Renato Vallanzasca di allontanarsi da Roma dopo la cattura del boss. All’uscita dal carcere collabora al progetto d’evasione di Concutelli, affittando il “covo” di Taranto e mettendo a disposizione un camper. Nell’autunno 1980 ha frequenti contatti a Milano con Fioravanti e Cavallini: il 30 ottobre uccide Cosimo Todaro e la ballerina Maria Paxou (sarà perciò condannato a trent’anni). Il 26 novembre è presente nella carrozzeria di Lambrate quando Cavallini ammazza un carabiniere: è arrestato per favoreggiamento e per falsi documenti. Nel carcere di Opera si trasforma in detenuto modello, si iscrive ad architettura, è ammesso al lavoro esterno presso uno studio di progettazione edilizia. Ma nel luglio 1995 è nuovamente arrestato. Dispone di una Croma che è il “clone” dell’auto blindata di un magistrato della direzione milanese antimafia. L’aspetto sconcertante è che gli investigatori trovano nella sua casa milanese le chiavi di una Dyane all’interno della quale, un mese prima, seguendo le tracce di un rapinatore latitante, era stato ritrovato un piccolo arsenale.
FONTE: Fascisteria 2. ed./umt

Laureato in carcere in Architettura, Addis è ancora arrestato in Sardegna nel 2015: aveva nella sua auto un chilo di cocaina

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