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Fabio Gaudenzi: so chi ha ucciso Piscitelli. Macché Mafia Capitale, siamo una banda armata fascista



I poliziotti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato Fabio Gaudenzi, esponente di estrema destra coinvolto in "Mafia Capitale" e già arrestato diverse volte per rapina. La prima nel 1994, dopo un conflitto a fuoco in cui perse la vita Elio Di Scala, noto come "Kapplerino", giovanissimo esponente del Fuan e dei Nar, in seguito figura di spicco del reseau fascio-criminale romano. 
A casa di Fabio Gaudenzi, arrestato questa mattina, sono state ritrovati un revolver 357 e una mitraglietta. Da qui l’accusa di possesso di armi da guerra. A chiamare le forze dell’ordine un vicino di casa dell’esponente di estrema destra, spaventato da alcuni colpi di arma da fuoco che aveva sentito provenire dall’appartamento accanto. Si sono presentati i carabinieri, ma l’uomo ha chiesto espressamente di poter parlare con i poliziotti della Squadra Mobile che, dopo essere arrivati sul posto, lo hanno arrestato. Proprio alla Squadra Mobile la procura di Roma ha affidato gli accertamenti sull’omicidio di Fabrizio Piscitelli, l’ex capo ultrà della Lazio ucciso il 7 agosto scorso con un colpo di pistola alla testa.

"Mi sto consegnando al questore e parlerò del mandante dell’omicidio di Fabrizio Piscitelli e di tanti altro ancora. Questa è la mafia vera e non quella del 2014. Vorrei essere processato e condannato per banda armata, come dovrebbero esserlo Carminati e Brugia. Non siamo mafiosi, ma fascisti. Lo siamo sempre stati e lo saremo sempre. La mafia e la droga ci fanno schifo". A parlare, in un video diffuso sui social, Fabio Gaudenzi, in gioventù militante di Movimento politico, vicino a Massimo Carminati, annunciando il suo arresto da parte della polizia per possesso di armi da guerra. "Mi chiamo Fabio Gaudenzi, la polizia sta venendo ad arrestarmi e mi consegnerò come prigioniero politico", ha aggiunto, precisando che avrebbe parlato soltanto con il procuratore antimafia Gratteri.
"Dal 1992 appartengo a un gruppo elitario di estrema destra denominato ’I fascisti di Roma nord’ con a capo Massimo Carminati", aggiunge Gaudenzi nel video, elencando i nomi di "Fabrizio Piscitelli, Luca e Fabrizio Caroccia, Maurizio Boccacci, Elio Di Scala, Riccardo Brugia e Massimo Carminati".
La Procura ha acquisito il video. In un secondo video, che è in nostro possesso ma che abbiamo deciso di non pubblicare, Gaudenzi dichiara di arrendersi per essere rimasto solo, riconducendo tutto al fatto che per la prima volta al derby sarebbe mancato Fabrizio Piscitelli, ma al tempo stesso annuncia che farà di tutto per vendicarlo e minaccia di morte alcune persone, compreso un maresciallo dei carabinieri, accusate di essere "infami".

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