Sud in rivolta per la dignità. Il convegno di Forza Nuova a Reggio Calabria nel quarantanovesimo anniversario della rivolta
Domenica 14 luglio 2019: sono passati ben 49 anni dal giorno in cui la città di Reggio Calabria si ribellò alla decisione del governo dell'epoca di privarla del ruolo di capoluogo di regione. Con l'istituzione dell'ente Regione Calabria nel 1970 era iniziato un dibattito sulla collocazione del capoluogo, poiché più d'una città aspirava a esserlo. In mancanza di enti regionali fino a quella data non vi era legalmente un capoluogo ufficiale, anche se molti testi e pubblicazioni avevano sempre in precedenza indicato la città di Reggio Calabria (città tra le più antiche ed importanti di tutta la Magna Grecia) come capoluogo della Calabria, ed alcuni hanno continuato a farlo anche in seguito.
I mesi successivi al 14 luglio furono di grande tensione e di drammatiche proteste : scuole e uffici pubblici chiusi, barricate in molti quartieri, scontri con le forze dell'ordine, carri armati per le strade, morti, feriti, arrestati, processati. Reggio Calabria pagò un prezzo altissimo per questa sua ribellione. Alla ribellione di Reggio Calabria e delle altre rivolte meridionali che si sono succedute dal 1969 al 1971 Battipaglia, Caserta, L'Aquila Forza Nuova dedica un convegno previsto per domenica 14 luglio a Reggio Calabria presso la sala convegni del Grand Hotel Excelsior con inizio alle ore 18,30. Il senso di questo convegno, denominato Oggi Come Ieri, Battipaglia, Caserta, l'Aquila, Reggio Sud in rivolta per la dignità, ci viene chiarito, con una nota, diffusa da Forza Nuova Calabria che riportiamo per intero.
Il quattordici luglio saremo a Reggio Calabria per parlare di una vecchia e cara idea nazional-rivoluzionaria, la quale, può essere riassunta nello slogan di vecchia data: "il sud sarà la tomba del sistema!".
Il convegno si terrà presso il Grand Hotel Excelsior (Via Vittorio Veneto, 66) alle ore 18.30 e, oltre ad esponenti delle politica locale, vedrà la presenza del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore.
Partiremo con un focus storico sul “triennio nero” del 1969 -70-71, quando la rivolta nazional-popolare infuriava da Reggio Calabria a Caserta, da L'Aquila a Battipaglia, ponendosi come anti-sessantotto e come rottura profonda di un Sud che reclamava dignità e libertà. Da qui ci dirigeremo verso l’attualità, rivolgendoci a quel Sud non troppo lontano che, ancora oggi, può esser il punto di riferimento per la ricerca della via rivoluzionaria odierna e delle proposte politiche contemporanee.
Oggi come ieri la speranza è nelle barricate e non nelle urne!
I mesi successivi al 14 luglio furono di grande tensione e di drammatiche proteste : scuole e uffici pubblici chiusi, barricate in molti quartieri, scontri con le forze dell'ordine, carri armati per le strade, morti, feriti, arrestati, processati. Reggio Calabria pagò un prezzo altissimo per questa sua ribellione. Alla ribellione di Reggio Calabria e delle altre rivolte meridionali che si sono succedute dal 1969 al 1971 Battipaglia, Caserta, L'Aquila Forza Nuova dedica un convegno previsto per domenica 14 luglio a Reggio Calabria presso la sala convegni del Grand Hotel Excelsior con inizio alle ore 18,30. Il senso di questo convegno, denominato Oggi Come Ieri, Battipaglia, Caserta, l'Aquila, Reggio Sud in rivolta per la dignità, ci viene chiarito, con una nota, diffusa da Forza Nuova Calabria che riportiamo per intero.
Il quattordici luglio saremo a Reggio Calabria per parlare di una vecchia e cara idea nazional-rivoluzionaria, la quale, può essere riassunta nello slogan di vecchia data: "il sud sarà la tomba del sistema!".
Il convegno si terrà presso il Grand Hotel Excelsior (Via Vittorio Veneto, 66) alle ore 18.30 e, oltre ad esponenti delle politica locale, vedrà la presenza del segretario nazionale di Forza Nuova, Roberto Fiore.
Partiremo con un focus storico sul “triennio nero” del 1969 -70-71, quando la rivolta nazional-popolare infuriava da Reggio Calabria a Caserta, da L'Aquila a Battipaglia, ponendosi come anti-sessantotto e come rottura profonda di un Sud che reclamava dignità e libertà. Da qui ci dirigeremo verso l’attualità, rivolgendoci a quel Sud non troppo lontano che, ancora oggi, può esser il punto di riferimento per la ricerca della via rivoluzionaria odierna e delle proposte politiche contemporanee.
Oggi come ieri la speranza è nelle barricate e non nelle urne!
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