Roma: parlateci di Bibbiano, la manifestazione di Nessuno resti indietro a Piazza Montecitorio
Nel pomeriggio di venerdì 26 luglio, a Roma una cinquantina di militanti dell'associazione Nessuno resti indietro e del variegato mondo orfano della destra del Movimento sociale Italiano che fu ha organizzato a Roma in piazza Montecitorio un presidio relativo alla questione dei presunti affidi illeciti di minori e del presunto sistema di potere di Bibbiano.
Il senso di questa iniziativa, intitolata Parlateci di Bibbiano, ci viene spiegato, con maggiori dettagli, da una nota, che ho rinvenuto nella pagina Facebook di Ferdinando Parisella,storico militante del Fronte della Gioventù a Littoria, animatore del Circolo Adriano Romualdi prima e del Circolo Satrico di Latina, già vice segretario provinciale del Movimento Sociale Italiano, componente dell'assemblea nazionale di An che riporta le considerazioni di Marco De Rosa
Mentre alcuni si tranquillizzano sulla nazionalità dell’assassino, per me non cambia nulla, altri parlano del sistema di Bibbiano.
Davanti al Palazzo del potere, per rompere la cortina di silenzio... che i cittadini eletti-nominati, si diano da fare...
““Perché è così terribilmente importante parlare e far parlare di Bibbiano?
Perché si tratta di un agghiacciante fatto di cronaca, potenzialmente uno dei più mostruosi della nostra storia recente?
Certo, ma non solo.
Bibbiano è molto più di questo.
È il pieno dispiegarsi di una precisa visione del mondo.
È la punta di lancia di una deriva culturale finalizzata al sovvertimento della natura umana, che passa anche attraverso l'aggressione alla famiglia e ai suoi componenti più indifesi, i bambini.
Un disegno che coinvolge istituzioni locali, tribunali dei minori, assistenti sociali e che è figlio di una matrice politica molto facilmente identificabile, in cui la sinistra sguazza fino al collo perché appartiene alla medesima filiera della teoria gender sperimentata sulla pelle degli innocenti, delle famiglie omosessuali elette a modello di riferimento, dell’adozione libera per coppie dello stesso sesso, degli uteri affittati o comprati sfruttando la disperazione di madri bisognose, dei piccoli strappati ai genitori e dati in affido per lerci fini di lucro ma anche (soprattutto) ideologici. Uno schifo immondo che va combattuto con le inchieste e nei tribunali, dove certo ciascuno è innocente fino a prova contraria, ma che prima ancora va affrontato e stroncato fuori.
"Politicizzandolo"? Anche, certo.
Svelandone le origini (politiche), gli obiettivi di fondo (politici) e stanando una sinistra che già oggi si può dire sicuramente colpevole, quantomeno a livello culturale.
E che non a caso, avvolta in una chilometrica coda di paglia, ha affidato al proprio imponente apparato mediatico il compito di silenziare, negare, sminuire l'orrore.
Non diamogli tregua.”
Ferdinando Parisella infine, nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook ringrazia i ragazzi presenti l'Associazione Nessuno resti indietro promotrice della prima iniziativa su Roma e chi se ne frega del venerdì caldo... Sulla famiglia e i Bambini, non si deve mollare.
Il senso di questa iniziativa, intitolata Parlateci di Bibbiano, ci viene spiegato, con maggiori dettagli, da una nota, che ho rinvenuto nella pagina Facebook di Ferdinando Parisella,storico militante del Fronte della Gioventù a Littoria, animatore del Circolo Adriano Romualdi prima e del Circolo Satrico di Latina, già vice segretario provinciale del Movimento Sociale Italiano, componente dell'assemblea nazionale di An che riporta le considerazioni di Marco De Rosa
Mentre alcuni si tranquillizzano sulla nazionalità dell’assassino, per me non cambia nulla, altri parlano del sistema di Bibbiano.
Davanti al Palazzo del potere, per rompere la cortina di silenzio... che i cittadini eletti-nominati, si diano da fare...
““Perché è così terribilmente importante parlare e far parlare di Bibbiano?
Perché si tratta di un agghiacciante fatto di cronaca, potenzialmente uno dei più mostruosi della nostra storia recente?
Certo, ma non solo.
Bibbiano è molto più di questo.
È il pieno dispiegarsi di una precisa visione del mondo.
È la punta di lancia di una deriva culturale finalizzata al sovvertimento della natura umana, che passa anche attraverso l'aggressione alla famiglia e ai suoi componenti più indifesi, i bambini.
Un disegno che coinvolge istituzioni locali, tribunali dei minori, assistenti sociali e che è figlio di una matrice politica molto facilmente identificabile, in cui la sinistra sguazza fino al collo perché appartiene alla medesima filiera della teoria gender sperimentata sulla pelle degli innocenti, delle famiglie omosessuali elette a modello di riferimento, dell’adozione libera per coppie dello stesso sesso, degli uteri affittati o comprati sfruttando la disperazione di madri bisognose, dei piccoli strappati ai genitori e dati in affido per lerci fini di lucro ma anche (soprattutto) ideologici. Uno schifo immondo che va combattuto con le inchieste e nei tribunali, dove certo ciascuno è innocente fino a prova contraria, ma che prima ancora va affrontato e stroncato fuori.
"Politicizzandolo"? Anche, certo.
Svelandone le origini (politiche), gli obiettivi di fondo (politici) e stanando una sinistra che già oggi si può dire sicuramente colpevole, quantomeno a livello culturale.
E che non a caso, avvolta in una chilometrica coda di paglia, ha affidato al proprio imponente apparato mediatico il compito di silenziare, negare, sminuire l'orrore.
Non diamogli tregua.”
Ferdinando Parisella infine, nel post pubblicato sulla sua pagina Facebook ringrazia i ragazzi presenti l'Associazione Nessuno resti indietro promotrice della prima iniziativa su Roma e chi se ne frega del venerdì caldo... Sulla famiglia e i Bambini, non si deve mollare.
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