Emergenza rifiuti a Roma, Rachele Mussolini(Fdi): la città è in emergenza, la Raggi si dimetta
Il quadro sull'emergenza rifiuti emerso in commissione Trasparenza è a dir poco impressionante. Nella migliore delle ipotesi, infatti, sempre ammesso che ci si riesca, la città uscirà dalla situazione attuale solo all'inizio del nuovo anno. Nel frattempo i romani saranno costretti ad affrontare un rischio sanitario che, giorno dopo giorno, continua a crescere, al pari delle montagne di immondizia su marciapiedi e carreggiate stradali.
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica con Giorgia Meloni esponente di Frateli d'Italia e vice presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.
La situazione presentata dai vertici Ama, precisa Rachele Mussolini, ha messo in luce una serie infinita di urgenze organizzative e finanziarie sempre più importanti e difficili da gestire. Gli impianti e il personale a disposizione sono infatti insufficienti, la metà dei mezzi per la raccolta dei rifiuti è inutilizzabile o carente, le infrastrutture di supporto alla differenziata non ci sono. Quella alla quale l’azienda, e con essa la città tutta, si sta preparando è dunque una missione al limite dell’impossibile, in cui il fattore tempo giocherà un ruolo importantissimo. E a volerla, ricorda Mussolini, ancora una volta, è stato il Sindaco, che con rimpasti di giunta e valzer continui dei vertici aziendali, ha portato Roma al caos più completo. La Raggi trovi il coraggio di compiere l’unico gesto che i romani sperano di vederle fare: si dimetta».
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Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Rachele Mussolini, consigliere comunale della lista civica con Giorgia Meloni esponente di Frateli d'Italia e vice presidente della Commissione Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale.
La situazione presentata dai vertici Ama, precisa Rachele Mussolini, ha messo in luce una serie infinita di urgenze organizzative e finanziarie sempre più importanti e difficili da gestire. Gli impianti e il personale a disposizione sono infatti insufficienti, la metà dei mezzi per la raccolta dei rifiuti è inutilizzabile o carente, le infrastrutture di supporto alla differenziata non ci sono. Quella alla quale l’azienda, e con essa la città tutta, si sta preparando è dunque una missione al limite dell’impossibile, in cui il fattore tempo giocherà un ruolo importantissimo. E a volerla, ricorda Mussolini, ancora una volta, è stato il Sindaco, che con rimpasti di giunta e valzer continui dei vertici aziendali, ha portato Roma al caos più completo. La Raggi trovi il coraggio di compiere l’unico gesto che i romani sperano di vederle fare: si dimetta».
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