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Nusco, Francesco Cecchin 40 anni dopo. Il sentito e plurale presente irpino

Quaranta anni fa, moriva a Roma, Francesco Cecchin, il giovane militante del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del Movimento Sociale Italiano, dopo 18 giorni di agonia, in seguito all'aggressione subita da un nutrito numero di militanti di sinistra del quartiere Trieste.
La Comunità militante irpina, come da tradizione consolidata da oltre un trentennio, si è recata, senza ruoli, sigle e partiti, al cimitero di Nusco dove è sepolto Francesco Cecchin, per rendergli onore con il tradizionale rito del presente.
Una manifestazione spontanea e di cuore, alla quale hanno partecipato davvero tante persone, più di un centinaio di persone, anche al di fuori dei confini geografici della provincia di Avellino, come ci dimostra un post pubblicato sulla sua pagina Facebook da Davide Scarinzi, militante nazional rivoluzionario di lungo corso, sodale del compianto Generoso Simeone, presidente del Comitato Hobbit 40 che riportiamo per intero.

" Un'Aquila non sarà mai aquilone.." Diceva Lucio Battisti. Francesco era un'Aquila, giovane... ma assassini comunisti gli spezzarono le ali... Lo presero da dietro, vigliaccamente, e lo buttarono giù dal muro.. Francesco resto' a terra, morente.. In un lago di sangue.. Non si rialzo' più.
I Camerati lo ricordano chinando il capo innanzi la sua tomba...
Con una voce sola, a fronte alta, braccio teso e mano aperta chiamano : Camerata Francesco Cecchin PRESENTE! Camerata Francesco Cecchin PRESENTE! Camerata Francesco Cecchin PRESENTE! Nusco, 16/6/2019.

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