Salone del libro, la sfida di Polacchi: "Non mi piego, ci sarò
"Alle 10 sarò al Salone del Libro di Torino per ribadire che la logica della casa editrice Altaforte non si piega al pensiero unico".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, esclusa dalla kermesse culturale. "Se avete a cuore la libertà d'espressione - aggiunge - vi aspetto. I libri non devono conoscere censura".
L'annuncio arriva dopo la decisione del Salone di rendere esecutiva la richiesta della Sindaca Chiara Appendino e del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, di "revocare l'ammissione alla casa editrice Altaforte e la conseguente assegnazione degli spazi". Martedì scorso Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro Polacchi e la procura ha aperto una inchiesta per apologia di fascismo.
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi ad interpretazione alcuna, quelle pronunciate da Francesco Polacchi, fondatore della casa editrice Altaforte, vicina a CasaPound, esclusa dalla kermesse culturale. "Se avete a cuore la libertà d'espressione - aggiunge - vi aspetto. I libri non devono conoscere censura".
L'annuncio arriva dopo la decisione del Salone di rendere esecutiva la richiesta della Sindaca Chiara Appendino e del presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, di "revocare l'ammissione alla casa editrice Altaforte e la conseguente assegnazione degli spazi". Martedì scorso Regione Piemonte e Comune di Torino hanno presentato un esposto contro Polacchi e la procura ha aperto una inchiesta per apologia di fascismo.
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