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Florino impresentabile e un processo che si trascina da sei anni



Sono cinque i cosiddetti impresentabili per la Commissione parlamentare Antimafia alle elezioni europee. "Si tratta di Silvio Berlusconi, Giovanni Paolo Bernini, Salvatore Cicu, tutti e tre della lista Berlusconi Forza Italia per cambiare l'Europa, ed Emmanuela Florino di Casapound Italia - ha detto il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra - Sono 4 candidature non conformi al codice di autoregolamentazione perché rinviati a giudizio e con dibattimento in corso".
Diversa dalle altre la situazione del candidato Pietro Tatarella, coinvolto nell'inchiesta di Milano sulle tangenti, anche lui candidato con la lista Berlusconi Forza Italia per cambiare l'Europa. "Poi c'è un quinto soggetto, Pietro Tatarella, la cui situazione è nota", ha detto Morra sottolineando che tuttavia Tatarella è sub judice dovendosi esprimere sulla sua situazione il tribunale del Riesame. Se venisse scarcerato non ci sarebbero più i presupposti per l'applicazione della legge Severino.
In realtà il processo a Emmanuela Florino si trascina stancamente da anni: il blitz giudiziario che portò agli arresti domiciliari la leader napoletana di CasaPound scattò alla vigilia delle elezioni politiche dell'inverno 2013, coinvolgendo una decina di dirigenti e militanti dell'organizzazione neofascista. All'epoca la Florino era candidata alla Camera, insieme a un altro arrestato. Visto lo schiamazzo all'epoca è inquietante che a sei anni e mezzo di distanza il processo non sia ancora arrivato a sentenza.


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