Incidenti per Ramelli: la Digos punta soprattutto su CasaPound
Sono in corso gli accertamenti della Polizia di Stato sui tafferugli avvenuti ieri durante il presidio organizzato dall’estrema destra in occasione della commemorazione per Sergio Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani a Milano.
La Digos sta ricostruendo i fatti e visionando telecamere per giungere a quante più identificazioni possibili.
Nel mirino degli investigatori il gruppo, prevalentemente composto da membri di CasaPound, con Gianluca Iannone in testa, che ha cercato di incamminarsi in mezzo a viale Romagna. Le ipotesi di reato dovrebbero essere quelle di manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale.
Contemporaneamente si sta cercando di individuare almeno una parte del migliaio di persone che hanno fatto il saluto romano al ’presente’ davanti al murales di Ramelli.
A sbloccare la situazione, dopo due ore di stallo a viale Romagna la mediazione della delegazione parlamentare di Fratelli d'Italia. A chiederlo ai vertici dell’ordine pubblico sono stati i tre deputati di Fdi presenti, Carlo Fidanza, Marco Osnato e Carla Frassinetti, oltre al consigliere regionale della Lega Max Bastoni. Dalla folla alcuni manifestanti hanno urlato: “Fateci andare a onorare il nostro morto“. Alla fine è stato trovato un compromesso: i manifestanti non hanno marciato in corteo ma si sono limitati a una “passeggiata” sul marciapiede per approdare in via Paladini, sotto casa di Ramelli, assassinato 44 anni anni da alcuni esponenti di Avanguardia Operaia. Lì, attorno alle 23, i mille – molti dei quali appartenenti a CasaPound, Forza Nuova e Lealtà Azione – hanno commemorato il giovane con la deposizione di una corona di fiori ed eseguendo il saluto romano durante il rito del “presente”.
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