Tassinari: la nuova destra radicale e la macchineria del web
Sul numero di domenica 17 marzo de Il Mattino, storico quotidiano partenopeo, il collega Francesco Lodico intervista Ugo Maria Tassinari, massimo esperto di nuove e vecchie destre e fondatore di questo blog sul network dell'odio che invade i social, alla luce di quanto è accaduto in Australia.
Tra i massimi esperti italiani di estremismo nero Ugo Maria Tassinari analizza da anni la galassia suprematista e le sue propaggini italiani in saggi acuminati come Fascisteria ormai diventato un punto di riferimento sull'argomento.
Da Brevik a Tarrant. Il vento sovranità gonfia le vele del risentimento bianco.Ora c'e'il rischio di nuove simulazioni?
I tragici episodi che si sono verificati fino ad oggi non sono legati dal filo dell'emulazione. Si e' trattato piuttosto di azioni compiute da soggetti isolati, che a un certo punto sono finiti nella stessa curva di destino e sono partiti per la tangente.Difficile dire quando e come, certe idee in potenza possono manifestarsi in atti definitivi e sanguinosi. Si tratta di fenomeni incontrollabili.
Prima di ogni curva c'e'un rettilineo:dietro i percorsi di Brevik,Traini e Tarrant non c'e' la stessa benzina razzista?
Non c'è dubbio, i protagonisti delle stragi hanno attinto dallo stesso arsenale di idee ampiamente condivise in questa fase storica. In Australia non c'era alcuna pressione migratoria tale da giustificare atti di terrorismo razziale. E'piuttosto un problema di contesto storico, che non va immediatamente associato a fascismo o nazismo.
Si tratta piuttosto di una estrema destra che dopo la caduta del Muro di Berlino si e'raggrumata intorno alla nuova polarizzazione che divide il Nord affluente del mondo,dal sud povero.
L'ascesa di Donald Trump negli Usa ha dato slancio all'alt right americana alimentato da una potente macchina che ha conquistato i social. C'e' Trump all'origine di tutto?
La prima ondata di estremismo armato coincide con l'avvento di Clinton. Non dimentichiamo la strage di Okalohoma del 1995 compiuta da ex militari americani. Bisogna andare più indietro di Trump. Di idee come il piano di sostituzione Kalergi si riparla agli inizi del duemila, ad esempio. Il punto e' che l'idea di una cupola mondiale che intende sostituire l'uomo bianco con quello nero, e' tornata in auge dopo un secolo anche nel mondo mainstream. E va notato che di sostituzione etnica ha parlato almeno un centinaio di volte anche Salvini. Le forze politiche non sono il motore della politica. E' il mondo imbarbarito che si riflette nella politica.
Terrorismo nero di matrice razziale e religiosa. Quando conta la rete nella diffusione di ideologie del genere.
Fino a pochi decenni fa , quando c'erano solo stampa e televisione, sarebbe stato impossibile costruire la grande narrazione della rivendicazione costruita pezzo per pezzo da Tarrant grazie alla memoria storica della rete. Un tempo le conventicole di estrema destra erano frequentate da pochi. I social hanno consolidato ed esteso l'odio.
Lei li monitora da tempo. Quali le realtà più pericolose?
innanzitutto Gab, il social network dell'estrema destra americana che conta più di 300 mila utenti: lo utilizzava moltissimo l'autore della strage di Pittsburgh. Da tenere d'occhio anche il mondo che gravita intorno alla rivista Daily Stormer, mentre tra i forum, oltre al vecchio stromfront è in forte ascesa Iron March.
I nazisti espulsi dai social mai stream si muniscono di nuovi strumenti web come Metapedia, ed addirittura motori di ricerca ad hoc come Good Googher il corrispettivo di Google della galassia nera.
Tra i massimi esperti italiani di estremismo nero Ugo Maria Tassinari analizza da anni la galassia suprematista e le sue propaggini italiani in saggi acuminati come Fascisteria ormai diventato un punto di riferimento sull'argomento.
Da Brevik a Tarrant. Il vento sovranità gonfia le vele del risentimento bianco.Ora c'e'il rischio di nuove simulazioni?
I tragici episodi che si sono verificati fino ad oggi non sono legati dal filo dell'emulazione. Si e' trattato piuttosto di azioni compiute da soggetti isolati, che a un certo punto sono finiti nella stessa curva di destino e sono partiti per la tangente.Difficile dire quando e come, certe idee in potenza possono manifestarsi in atti definitivi e sanguinosi. Si tratta di fenomeni incontrollabili.
Prima di ogni curva c'e'un rettilineo:dietro i percorsi di Brevik,Traini e Tarrant non c'e' la stessa benzina razzista?
Non c'è dubbio, i protagonisti delle stragi hanno attinto dallo stesso arsenale di idee ampiamente condivise in questa fase storica. In Australia non c'era alcuna pressione migratoria tale da giustificare atti di terrorismo razziale. E'piuttosto un problema di contesto storico, che non va immediatamente associato a fascismo o nazismo.
Si tratta piuttosto di una estrema destra che dopo la caduta del Muro di Berlino si e'raggrumata intorno alla nuova polarizzazione che divide il Nord affluente del mondo,dal sud povero.
L'ascesa di Donald Trump negli Usa ha dato slancio all'alt right americana alimentato da una potente macchina che ha conquistato i social. C'e' Trump all'origine di tutto?
La prima ondata di estremismo armato coincide con l'avvento di Clinton. Non dimentichiamo la strage di Okalohoma del 1995 compiuta da ex militari americani. Bisogna andare più indietro di Trump. Di idee come il piano di sostituzione Kalergi si riparla agli inizi del duemila, ad esempio. Il punto e' che l'idea di una cupola mondiale che intende sostituire l'uomo bianco con quello nero, e' tornata in auge dopo un secolo anche nel mondo mainstream. E va notato che di sostituzione etnica ha parlato almeno un centinaio di volte anche Salvini. Le forze politiche non sono il motore della politica. E' il mondo imbarbarito che si riflette nella politica.
Terrorismo nero di matrice razziale e religiosa. Quando conta la rete nella diffusione di ideologie del genere.
Fino a pochi decenni fa , quando c'erano solo stampa e televisione, sarebbe stato impossibile costruire la grande narrazione della rivendicazione costruita pezzo per pezzo da Tarrant grazie alla memoria storica della rete. Un tempo le conventicole di estrema destra erano frequentate da pochi. I social hanno consolidato ed esteso l'odio.
Lei li monitora da tempo. Quali le realtà più pericolose?
innanzitutto Gab, il social network dell'estrema destra americana che conta più di 300 mila utenti: lo utilizzava moltissimo l'autore della strage di Pittsburgh. Da tenere d'occhio anche il mondo che gravita intorno alla rivista Daily Stormer, mentre tra i forum, oltre al vecchio stromfront è in forte ascesa Iron March.
I nazisti espulsi dai social mai stream si muniscono di nuovi strumenti web come Metapedia, ed addirittura motori di ricerca ad hoc come Good Googher il corrispettivo di Google della galassia nera.
Trascinati è talmente preoccupato di far capire al pubblico di avere la tessera dell'OdG che chiama puntualmente qualsiasi giornalista "collega". Ok, lo abbiamo capito, bravo.
RispondiElimina* Tassinari
RispondiEliminaAbbiamo la mafia nigeriana che si sta impossessando delle nostre città col beneplacito dei poteri globalisti e 'sto fesso si presta a rispondere a un'inqualificabile pseudointervista, basata sul nulla, infarcita di luoghi comuni, sul suprematismo bianco, come se questo fosse il problema dell'Italia. Fai davvero cagare, caro "collega", hai il cervello come la faccia.
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