Aggressione ai giornalisti de l'Espresso: ai domiciliari Castellino e Nardulli
Lo scorso 7 gennaio, giorno in cui ricadeva il quarantunesimo anniversario della strage di Acca Larentia la comunità di Avanguardia, come da tradizione, aveva organizzato la deposizione di una corona di fiori in ricordi di tutti i camerati caduti sulla via dell'onore presso la cappella dei martiri fascisti al cimitero del Verano, a Roma.
La deposizione dei fiori ed il rito del presente, ai quali avevano preso parte quasi un centinaio di persone, militanti di Avanguardia, Forza Nuova, Rivolta Nazionale, Fiamme Nere, si era svolta civilmente e tranquillamente.
Al termine della cerimonia, ci fu una animata discussione tra Giuliano Castellino, Vincenzo Nardulli ed un giornalista ed un fotografo del settimanale L'Espresso che avrebbero,a detta di Castellino e Nardulli, scattato foto minorenni, parenti di alcuni militanti presenti alla cerimonia commemorativa, come dimostra anche un video, visto da decina di migliaia di persone.
Dal video possiamo constatare che vi fu soltanto una forte discussione, un diverbio. Nessuna aggressione come dimostra anche un rapporto della Digos presente all'evento ed il fotografo ed il giornalista, alla fine del confronto, riferirono di non volar denunciare alcuno, ma successivamente cambiarono idea non appena arrivati alla sede del giornale.
Secondo Forza Nuova,come dimostra anche una nota della segreteria nazionale, siamo di fronte ad un ennesimo attacco nei confronti di Giuliano Castellino che paga con i carcere o con i domiciliari, la propria militanza radicale e senza compromessi.
Con la temporanea assenza di Castellino non si bloccherà l'attività romana del movimento, che si stringe attorno al coordinatore romano, nonché dirigente nazionale. Forza Nuova convoca, quindi, una mobilitazione per sabato 30 marzo alle ore 16 in Piazza Scotti (sotto casa di Giuliano Castellino) per chiedere l'immediata liberazione di Castellino e Nardulli
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