Nicola Rao: l'irrefrenabile passione politica di Tommaso Manzo
Ci fu un tempo a Roma in cui molti avvocati erano anche (in alcuni casi soprattutto) militanti, quadri, dirigenti o eletti del Movimento Sociale Italiano. Davano consigli e aiutavano tutti, a cominciare da quei giovani che avevano bisogno di una mano con la giustizia. Difendendo anche (sempre gratis) i più indifendibili.
Uno di loro era Tommaso Manzo. Da sempre legato alla componente rautiana del partito, prima giovane ordinovista rientrato nel 69 nell'Msi insieme al leader, poi due volte consigliere comunale nella Capitale.
Storico segretario della sezione Balduina nei primi anni settanta, fu prima selvaggiamente aggredito e poi gambizzato a colpi di pistola dalla struttura armata di Potere Operaio, che poi confluirà nelle Br.
Ho avuto la fortuna di conoscerlo nel 1981, durante la sua campagna elettorale per il Campidoglio. E l'ho poi reincontrato anni dopo. Ci siamo rivisti in diverse occasioni. Un paio di volte è anche intervenuto alla presentazione dei miei libri, che leggeva e recensiva con la benevolenza e l'amicizia di sempre. Lo ricorderò per la sua disponibìlità, la sua cortesia e, soprattutto, per un'innata e irrefrenabile passione politica e per la politica che non lo hanno mai abbandonato.
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