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Marine Le Pen: è giusto che Lega e Cinque Stelle collaborino con i gilet gialli

"Tutti quelli che difendono il popolo devono cooperare. Sono contenta che i 5 Stelle o la Lega partecipino in qualche modo a questo movimento, che è democratico. E che consiste a rendere la parola al popolo
europeo nella sua diversità".
Parole chiare, dirette, che non lasciano dubbi, quelle pronunciate da Marine Le Pen leader indiscussa di Rassemblement national nel corso di un colloquio con il quotidiano La Stampa sul tema dei gilet gialli.
Le Pen rivendica per sé e per il suo programma alle presidenziali una serie di elementi che oggi affiorano fra le rivendicazioni degli arrabbiati di Francia, "come integrare un referendum di iniziativa popolare o introdurre un sistema elettorale integralmente proporzionale.
Matteo Salvini, precisa Marine Le Pen, condivide con noi questo desiderio che il popolo si esprima, che sia rispettato. Non mi stupisce che lui ma anche i 5 stelle vogliano mettersi al fianco dei gilet gialli".
"Sono loro, precisa la leader di Rn, a dover determinare verso chi andrà il proprio voto, analizzando le proposte di tutti. Ma è fuori discussione che io strumentalizzi i gilet gialli, che mi metta tra le telecamere e loro per rubare il primo piano.Sarebbe un errore e pure disonesto".
Le Pen parla anche del presidente francese Emmanuel Macron, definendolo "non un uomo di Stato, ma quello di un clan, che ha diviso i francesi". Quindi attacca "i governanti sinistrorsi che abbiamo dovuto subire nelpassato, gli stessi che hanno accolto Cesare Battisti: i sinistrorsi proteggono sempre i sinistrorsi, è un disonore per la Francia aver impedito per anni l’estradizione di un terrorista"

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