L'Anpi vuole vietare le cerimonie per Acca Larentia

"Anche quest'anno il prossimo 7 gennaio, i fascisti si preparano a commemorare i fatti accaduti il 7 gennaio 1978 in Via di Acca Larentia. Il comitato provinciale dell'Anpi di Roma esprime grandissima preoccupazione in quanto ormai da anni ogni 7 gennaio è divenuto occasione di ostentazione di simbologie e rituali fascisti e vengono palesemente e intenzionalmente sfidate le leggi vigenti in materia di apologia di fascismo". In una nota l'Anpi di Roma  contesta le commemorazioni previste nell'anniversario dell'agguato avvenuto davanti alla sede del Msi in via Acca Larentia in cui furono uccisi da un commando della guerriglia rossa due giovani attivisti del Fronte della Gioventù, Franco Bigonzetti e Francesco Ciavatta. Negli scontri successivi perse la vita un giovane attivista di Colle oppio, Stefano Recchioni, presumibilmente ucciso da un colpo sparato dai carabinieri.

L'Anpi chiede di vietare le commemorazioni: "Ritenendo che non possa essere rilasciata l'autorizzazione a siffatte sfilate e commemorazioni contro le leggi, l'Anpi di Roma ha scritto a Prefetto e Questore di Roma chiedendo una ferma e decisa presa di posizione delle Autorità preposte all'ordine pubblico e delle Istituzioni della Repubblica nel solco dettato dalla Costituzione nata dalla Resistenza e dalla Lotta di Liberazione dal nazifascismo, responsabile di lutti e atrocità dimostrati e condannati dalla Storia e dalla Giustizia e la rigorosa e severa applicazione delle leggi 654/52 e 205/93, cosiddette Scelba e Mancino".

Al momento sono tre gli appuntamenti previsti: alle 14.30 al Verano il presente organizzato da Avanguardia, con diverse adesioni (Forza Nuova, Rivolta nazionale, circoli culturali), alle 19 ad Acca Larentia CasaPound. I Gabbiani, la comunità romana che fa capo a Fabio Rampelli, ha scelto invece di celebrare l'evento domenica 13 gennaio.