Fitto: noi moderati in campo con Giorgia Meloni per puntare ai delusi del centrodestra
(G.p) Una nuova sigla nell'ambito della variegata galassia dell'italico centrodestra sarà presentata nella giornata di giovedì 6 dicembre a Roma: al via l'unione tra Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni e Noi con l'Italia di Raffaele Fitto.
Due ex ministri di ciò che fu il Popolo della Libertà, daranno vita ad un'unica lista in vista delle prossime europee previste per domenica 26 maggio 2019 e domani ci sarà il primo passo dato dall'unione dei due distinti movimenti in un percorso comune.
Il collega Valentino Di Giacomo dalle colonne de Il Mattino, storico quotidiano partenopeo, intervista su questi temi l'europarlamentare Raffaele Fitto, leader di Noi con l'Italia e vice presidente del gruppo dei Conservatori a Bruxelles. Intervista che riportiamo per intero.
Fitto come mai quest'unione? Lei, figlio di un leader dc, abbraccia la fiamma tricolore?
Chi in queste ore sta facendo questo genere di osservazioni mi fa sorridere. Con Giorgia Meloni abbiamo governato insieme, abbiamo fatto parte dello stesso partito, c'è un rapporto di stima e di amicizia che va avanti da tempo. Sono categorie politiche che non esistono più, facciamo questo percorso proprio per andare oltre.
Oltre Berlusconi e Salvini?
Noi facciamo ciò che sentiamo di fare cercando di riportare i contenuti al centro del dibattito politico. Alle Europee c'è il proporzionale e quindi ognuno presenterà una propria lista, ma alle amministrative lavoreremo per tenere unito il centro destra all'intero di una piattaforma comune.
Ne è sicuro? Hai letto dei contatti tra alcuni big di Fi e Renzi?
Non entro nel merito delle valutazioni di esponenti di Fi o di alcuni loro esponenti, noi abbiamo fatto la nostra scelta di stare sempre dalla parte del centrodestra. Dovrei altrimenti ricordare quando sia la Meloni che io ci opponemmo ai vari patti del Nazareno e ammiccamenti con il centrosinistra, scelte che abbiamo pagato, ma la coerenza a volte impone di pagare qualche prezzo.Di fronte a posizioni equivoche noi vogliamo dare una risposta chiara ai troppi elettori delusi del centrodestra. In fondo siamo gli unici che non hanno mai fatto intelligenza con il nemico.
E' un messaggio per Salvini invitandolo a smarcarsi dal governo?
Non voglio dare consigli né posso dare lezioni, anzi. Sulla sicurezza e l'immigrazione Salvini sta dando concretezza alle nostre battaglia quasi in maniera totale se non fosse un po' frenato proprio dai 5 Stelle. Il problema sono i temi economici: questo governo sta mettendo in ginocchio il Paese con ricette assistenzialiste che ignorano la necessità di sviluppo dell'Italia.
Si riferisce al reddito di cittadinanza?
Mica solo a quello,penso pure ai tanti miei concittadini che hanno ascoltato tanti proclami da parte dei 5 Stele in campagna elettorale e poi hanno visto tradire le proprie aspettative.A Taranto dove c'è l'Ilva o in Salento dove sorgerà la Tap i grillini hanno preso oltre il 50% dei voti promettendo l'esatto contrario di ciò che hanno fatto una volta a governo.
Tornando al vostro progetto: come si uniscono due culture diverse.
Non c'è diversità, Fdi ha aderito in Europa al gruppo dei conservatori di cui io sono il vice presidente. Vogliamo solo rinnovare il centrodestra.
In Fi c'è chi, come Toti, chiede le primarie per portare un pò di democrazia negli organigrammi. E' d'accordo?
Un tema comune da affrontare all'interno di tutto il centro destra, sono vecchie battaglie che ho sempre fatto anche anni fa quando in pochi ne parlavano. Cominceremo dal nostro interno, gli altri partiti faranno le proprie scelte, ma serve cambiare le regole perché i tempi sono cambiati e non si può ragionare con vecchie logiche.
Alle Europee ognuno corre con la propria lista, potrebbe trovarsi anche a sfidare Berlusconi. Gli consiglia di candidarsi ora che è tornato eleggibile?
Farà lui le sue valutazioni, non sono stato molto ascoltato prima in tempi in cui forse era più agevole frenare l'emorragia di voti che c'è stata non vedo perché ora dovrei dispensare consigli. Ora dobbiamo pensare a rinnovare il centro destra partendo dai temi concreti e senza personalismi.
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