Europee 2019/ gli autonomisti siciliani tentano l'abbraccio con i Fratelli d'Italia
La Sicilia è dei Siciliani. Questa è stata l'idea forza di un convegno organizzato ad Enna dal Movimento per l'Autonomia guidato dall'ex governatore Raffaele Lombardo.
Nell'auditorium dell'Università Kore di Enna, vi erano vecchi e nuovi volti dell'autonomismo siciliano, dall'eurodeputato Innocenzo Leontini, ai parlamentari Edy Tamajo, Pippo Gennuso, gli assessori regionali Maria Ippolito, l'assessore all'economia, Gaetano Armao, il vice presidente della regione Roberto Di Mauro.
Tra il suo popolo e non al tavolo della presidenza siede Raffaele Lombardo. Parla e saluta tutti. Una folla davvero immensa, come ai vecchi tempi. Il Movimento per l'Autonomia in Sicilia è più vivo che mai ed è pronto a partecipare alle prossime elezioni europee, rafforzando la nuova idea di centro destra lanciata ad Atreju da Giorgia Meloni.
D'altronde l'assemblea autonomista ha ribadito che il suo percorso politico non può coincidere con quello di Forza Italia, che un giorno vuole cambiare nome e l'altro no, un giorno vuole ricostruire il centro destra, l'indomani non esclude convergenze con il costituendo partito di sinistra di Matteo Renzi.
Gli autonomisti giurano lealtà al governo Musumeci ( arrivato ad Enna verso le 17,30) ed al suo movimento, con il quale pensano si possa compiere un percorso comune, magari anche con la rifondazione di un prtito nazionale che ponga al centro del suo impegno politico l'avvio del superamento del divario tra Nord e Sud.
Ed in quest'ottica guardano con vivo interesse ai Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni, ipotizzando con loro un rapporto di natura federativo fondato su un programma di pochi punti essenziali, che sono quelli storici degli autonomisti: perequazione strutturale ( Ponte sullo Stretto) e alta velocità ferroviaria, fiscalità compensativa o di sviluppo.
Gli autonomisti siciliani tentano l'abbraccio con Fratelli d'Italia gettando le basi per una alleanza in vista delle europee con attraverso un rapporto di natura federativo. Ci sono ovviamente delle distanze da accorciare e da Giorgia Meloni si attendono risposte.
Chi vivrà, vedrà.
Chi vivrà, vedrà.
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