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Davide Scarinzi: Emiddio Novi, uno di noi

Lunedì 3 dicembre con inizio alle ore 11,30 presso la sala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli sarà ricordato, a poco più di 3 mesi dalla sua tragica scomparsa, la figura di Emiddio Novi, giornalista, scrittore, senatore della Repubblica, con un incontro dal tema Ricordiamo insieme Emiddio Novi, le sue idee, il suo coraggio, la sua coerenza.
Fascinazione, il blog fondato da Ugo Maria Tassinari  dedicherà, a partire dalla giornata di domenica, diversi articoli in onore del senatore Emiddio Novi ricordando la sua passione politica, le sue idee, il suo talento di giornalista.
Il primo ricordo di Emiddio Novi ce lo invia il sannita Davide Scarinzi che apre l'album dei ricordi di una famiglia politica, quella del Movimento Sociale Italiano. Un ricordo del senatore che parte da fine sessanta ed arriva fino alla scorsa estate quando entrambi parteciparono ad una manifestazione di solidarietà al popolo siriano e al suo legittimo presidente Assad.
Ad Emiddio d'altronde Davide era legato. Infatti a chiamare il presente a Sant'Agata di Puglia fu proprio Davide. 


Parlare di Emiddio Novi è come aprire l'album di famiglia, quella Missina.

Ho conosciuto Emiddio alla fine degli anni sessanta/inizi settanta quando era sulla barricata napoletana della Lotta politica e sociale insieme a Gennaro Ruggiero Luciano Schifone, Fruguglietti, Italo Sommella, il compianto Giuseppe Sollazzo e tanti altri Camerati.
Di Emiddio Novi già allora mi colpiva il suo eloquio nei tanti comizi a Piazza Ponte di Tappia, che puntualmente si concludevano con corteo e carica della Polizia lungo tutta Via Toledo.
Noi tutti venivamo dalla Giovane Italia di Massimo Anderson, Pietro Cerullo e Cesare Mantovani; quindi su posizioni essenzialmente Anticomuniste, Emiddio invece era già partecipe della concezione di Europa Nazione come Terza Forza: alla Thiriart per intenderci.
E qui i percorsi politici cominciavano a divergere: noi altri cavalcando le posizioni tardo Ordinoviste di Pino Rauti da poco rientrato nel Movimento Sociale, dando vita alla straordinaria esperienza dei Campi Hobbit. Poi vennero i tristi e cupi Anni di piombo che tanto sangue han lasciato sulle strade.


Ho ritrovato , e siamo a metà anni novanta , Emiddio catapultato ai vertici di quel mondo politico ma sopratutto ECONOMICO (il centro destra berlusconiano ) da lui in precedenza sempre avversato.

Mi chiedevo come avesse mai potuto cedere alle lusinghe del Potere un Uomo come Lui!
In verità ho capito poi che Emiddio intendeva portare all'interno del Sistema quella critica dura e talvolta feroce che faceva alla progressione incalzante del Mondialismo.
Critica che invece veniva sempre male sopportata se non addirittura osteggiata dai cortigiani berlusconiani che vedevano in Lui un pericoloso " avversario " ; tanto che Emiddio si allontanava sempre più da loro, continuando il suo percorso Antimondialista.


L'ho rincontrato al Quarantennale di Campo Hobbit: sempre con il suo eloquio un po' lento ma che pian piano diventava poi affascinante e coinvolgente fino alla totale condivisione delle sue tesi.

L'ultimo nostro incontro è avvenuto la scorsa estate quando ci siamo ritrovati davanti al Consolato Americano in Napoli, a manifestare solidarietà e vicinanza al Popolo Siriano e al suo legittimo Presidente Assad.
Qui Emiddio che andava a chiudere quel " cerchio " di vita politica iniziato sulla barricata Europeista di Terza Forza Antimondialista e concluso sotto le bandiere di una Opposizione al Turbo Capitalismo aggressivo e imperante.
Ecco perché mi sento di affermare : Emiddio Novi UNO DI NOI.

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