Castellammare di Stabia falo'anti pentiti, lo sdegno di Fratelli d'Italia
Il pool anti-camorra indaga per individuare, in tempi rapidi, gli autori della macabra minaccia contro i collaboratori di giustizia lanciata nel rione Savorito di Castellammare di Stabia, popoloso comune della città metropolitana di Napoli.
Approfittando di una storica tradizione che consiste nell'accendere fuochi in strada la notte che precede l'Immacolata, ignoti hanno dato fuoco ad una catasta di legno alta oltre 10 metri sulla quale erano impiccati diversi manichini ed affisso uno striscione: cosi devono morire i pentiti, abbruciat.
I magistrati del pool anti camorra hanno chiesto una relazione a polizia e carabinieri. L'ipotesi investigativa e' quella di minacce aggravate dalla finalita' mafiosa.
Il brutto episodio arriva a pochi giorni da un blitz contro i clan D'Alessandro, Cesarano, Di Martino, Afeltra, che aveva portato all'arresto di 14 persone. Arresti resi possibili grazie al contributo di alcuni collaboratori di giustizia.
Le immagini ed i video choc, riportate anche dai principali telegiornali non potevano non scatenare indignazione.
Gaetano Cimmino, primo cittadino stabiese, eletto alle ultime amministrative nelle file del centro destra, bolla come imbecilli i responsabili che non possono rovinare l'immagine di una festa tradizionale della città.
Fratelli d'Italia, con il consigliere Ernesto Sica, esprime profondo ribrezzo, repulsione e preoccupazione nei confronti del vergognoso episodio che ha visto uno striscione, dalle parole nauseabonde ed irripetibili, accompagnare il rogo di un manichino in costanza dell'incendio di un falò, oltretutto, illegale durante la ricorrenza della festa dell'Immacolata in un quartiere stabiese.
Vogliamo ribadire, continua Sica, che siamo scossi riguardo l'accadimento e riteniamo che si debba rafforzare la stretta preventiva e repressiva riguardo ogni illegalità diffusa, soprattutto quando si parla di Camorra!
Abbiamo accolto, continua l'esponente di Fratelli d'Italia, con grande favore l'azione repressiva nei confronti dei clan camorristici stabiesi di questi giorni ma riteniamo che la guardia non deve essere abbassata ed a tal fine auspichiamo un rafforzamento dei presidi delle forze dell’ordine sul territorio ed una maggiore coordinazione fra le stesse.
Premesso ciò, conclude Sica il nostro contributo in tema di sicurezza continuerà ad essere sempre più forte ed assiduo, in quanto riteniamo che, al netto del buon lavoro svolto dall'assessore Scafarto, insieme al corpo della Polizia Municipale , e dalle forze dell'ordine del territorio, debba essere fatto qualcosa in più soprattutto riguardo il coordinamento delle stesse e all'incisività riguardo alcuni episodi. Molti credono ancora di poter vivere nell'impunità. Per noi pugno duro, prevenzione e repressione sono la linea, anche politica, da seguire.
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