Sfrattata l'associazione Mattei. Meloni: un'azione vigliacca della Raggi
"A Roma proliferano occupazioni abusive e zone franche ma la Raggi sfratta il museo che ricorda il rogo di Primavalle, uno dei crimini più orrendi degli anni di piombo. Questo è il trattamento riservato dal M5S alla memoria dei fratelli Stefano e Virgilio Mattei, 8 e 22 anni, bruciati vivi nell’incendio dello loro casa appiccato nella notte dai militanti di Potere operaio. E' una delle azioni più vigliacche che l’amministrazione grillina abbia potuto fare. FdI ha presentato un’interrogazione in Parlamento e depositerà una mozione in Campidoglio per chiedere conto di questa scelta". Lo scrive su Facebook il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.
Rampelli: Roma non ha più un sindaco
«Con l’immonda azione di ieri, per me da ora Roma non ha più un sindaco. Virginia Raggi si vergogni di violentare in modo così empio una famiglia e una comunità umana devastata dall’odio degli anni ’70». Il deputato del FdI e vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, ha criticato aspramente l’amministrazione capitolina per aver permesso lo sfratto e la chiusura dei locali sede dell’associazione che ricorda i fratelli Virgilio e Stefano Mattei, figli del segretario di una sezione del Msi, morti nell’attentato del 16 aprile 1973.
«Non ho davvero più parole. Bisogna essere di un’intelligenza limitata - aggiunge il vice presidente della Camera - per non capire che questo modo di schiaffeggiare la sofferenza e la storia che l’ha generata è destinato a creare indignazione e risentimento, non da una parte politica, ma da qualunque pensiero si sia sedimentato sulle strade di Roma, abbia lasciato una tradizione dietro di sé».
«Dopo la chiusura di Colle Oppio, che è a questo punto un’inezia rispetto al tentativo di cancellare il rogo dei fratelli Mattei, potrei dire del ritorno di un antifascismo isterico, violento e fuori dal tempo. Ma non mi sento di dare dignità politica a un microbo».
«Dopo la chiusura di Colle Oppio, che è a questo punto un’inezia rispetto al tentativo di cancellare il rogo dei fratelli Mattei, potrei dire del ritorno di un antifascismo isterico, violento e fuori dal tempo. Ma non mi sento di dare dignità politica a un microbo».
La nota di Lucia e Giampaolo Mattei
L'Associazione Fratelli Mattei, nata in memoria del rogo di Primavalle del 16 aprile del 1973, è stata sfrattata dalla sua sede. Ne dà notizia la stessa associazione, con una nota firmata da Lucia e Giampaolo Mattei (nella foto con l'allora sindaco di Roma Veltroni e con Carla Verbano, la madre di un compagno ucciso in casa nel 1980 da un commando ancora ignoto, ndb), presidente dell’ente.
La delusione per le promesse disattese
"Ciò che fa male - scrivono i Mattei - è la nostra ingenuità nel credere alle istituzioni democratiche e alle promesse di un sindaco che per ben 5 anni ha governato questa città [in realtà la Raggi governa da due anni, l'ultimo sindaco che ha governato 5 anni è Gianni Alemanno, viste le dimissioni forzate di Marino, ndb] e che ci ha sempre promesso che avrebbe formalizzato il contratto di affitto consegnando definitivamente una casa della memoria a Stefano e Virgilio Mattei. Negli anni abbiamo sperato nelle promesse fatte - aggiungono - e alla sua disponibilità nel trovare una soluzione che ci rinnovava durante le ricorrenze o gli eventi organizzati sulla memoria. Spero però che questa amministrazione comunale, sino a ora sorda a qualsiasi tipo di dialogo con la nostra associazione, possa trovare una soluzione definitiva per riconsegnare definitivamente e legalmente questi locali".
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