Le sette avanzano. Uno su tre è un culto estremo
Dai culti estremi, come il satanismo, a quelli magico esoterici, il fenomeno delle sette aumenta in Italia nel 2018. L’allarme è stato lanciato dal Servizio AntiSette dell’Associazione Papa Giovanni XXIII, che dall’inizio dell’anno ha già ricevuto oltre 1.400 richieste di aiuto o informazioni (rispetto alle 851 del 2017), con una prevalenza di contatti dal Nord Italia (39%), seguito dal Centro (32%) e dal Sud (29%). I dati sono stati diffusi in occasione del convegno "La trappola delle sette", organizzato a Roma, dalla Lumsa e dal Consorzio Universitario Humanitas in collaborazione con la polizia.
Le psicosette, con il 41%, sono quelle più diffuse. Ma ci sono anche i gruppi che praticano culti estremi come satanismo e spiritismo (30%), le sette magico esoteriche (16%) e quelle pseudo-religiose (13%). Aumentano le vittime appartenenti a un ceto sociale medio oppure alto, per il 55% uomini. Tra le categorie più a ’rischio adescamento’ ci sono i giovani (35%), mentre i problemi di salute sono tra le cause più frequenti per cui ci si rivolge a maghi o santoni.
Il convegno è stato presenziato da don Aldo Bonaiuto, responsabile del Servizio AntiSette dell'associazione, che ha ringraziato la polizia per il lavoro che svolge per contrastare il fenomeno, in particolare l’apposita Squadra AntiSette. Il capo della Direzione Centrale Anticrimine, Vittorio Rizzi, ha inoltre sottolineato che nel codice penale "manca un reato che vada ad individuare il concetto di setta abusante". Al convegno ha partecipato anche il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, per il quale i responsabili degli adescamenti nelle sette che compiono reati, "vanno arrestati ma anche curati. Il carcere non basta". Sul piano sociale, invece, "bisogna rimettere al centro il valore della famiglia".
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