Anche Colorno revoca la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
Anche Colorno, comune di quasi 10 mila abitanti della provincia di Parma, sceglie di revocare la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini ben 94 anni fa, imitando altri comuni spari su e giù per lo stivale come Crema, Volterra, Pisa, Certaldo, Mantova, Rho, Torino.
Su iniziativa della maggioranza di centro sinistra in consiglio comunale, l'amministrazione ha stabilito che il Duce non figuri più nell'albo dei suoi cittadini più illustri. Albo nel quale, per amore della verità, era stato iscritto con delibera consiliare del maggio del 1924.
Il nostro, dichiara il sindaco Michela Canova, esponente del Partito Democratico, è un atto simbolico ma di grande valore in un momento in cui si tenta di rivalutare la figura di Benito Mussolini.
A votare a favore della revoca della cittadinanza si sono schierati il Partito Democratico e le altre forze della sinistra, sostenuti dalla locale sezione dell'associazione nazionale partigiani d'Italia e dal Movimento Cinque Stelle che pur non avendo eletto alcun consigliere comunale, in una nota, diffusa alla stampa dichiara: riteniamo senza alcun dubbio, doveroso che venga tolta la cittadinanza onoraria a chi portò in Italia la vergogna delle leggi razziali e successivamente la sciagura dell'entrata in guerra",
Contrario invece il gruppo civico di area centro destra "Amo Colorno", secondo cui "il Paese ha problemi ben più importanti da risolvere in questo momento, invece che trattare questioni di oltre novant’anni fa."
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