I dimostranti contro Salvini aggirano il blocco. Il ministro si fa i selfie con i migranti
ULTIMORA - Il corteo di manifestanti contro la visita del ministro dell’Interno Matteo Salvini si è fermato a metà di via Toledo, a poca distanza dal blocco delle forze dell’ordine che chiudono la strada con sei blindati e decine di agenti di polizia di stato e carabinieri in tenuta antisommossa. I manifestanti cantano cori "siamo tutti clandestini" e, intanto, stanno decidendo come proseguire la manifestazione di protesta". I commercianti di via Toledo hanno abbassato le saracinesche.
Una parte dei manifestanti che stava partecipando al corteo dei centri sociali ha aggirato il blocco salendo per i vicoli di via Toledo per attraversare l'ultimo quadrante dei Quartieri spagnoli e spuntare a in via Chiaia, a pochi metri dall’ingresso posteriore della Prefettura di Napoli, dove è in corso il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del ministro Salvini. Davanti a loro un folto gruppo di agenti della Polizia di Stato in tenuta antisommossa che hanno creato un blocco a pochi metri dalla Prefettura
"Con il decreto di Salvini noi pensiamo che la democrazia italiana sia morta, sia malata. Dov’è scritto nel decreto di Salvini che la legge è fatta per difendere i poveri? Salvini attacca i poveri, i migranti, gli stranieri, i rifugiati. Dove si legge nel decreto di Salvini che ciò che conta in un uomo non è il colore della sua pelle o l’attaccatura dei capelli, ma la consistenza e la qualità della sua anima, dove si legge? Dove si legge nel decreto di Salvini?": così il leader del corteo dei migranti che si è unito spontaneamente al corteo dei centri sociali.
"Se tu cacci i neri, cos’hai per questi 5 milioni di italiani? Salvini non ha un progetto per gli italiani. Fa finta di essere qui per risolvere i problemi degli italiani, ma in realtà sta agitando i problemi sociali, perché l’odio fuori luogo crea solo problemi sociali. Noi siamo in piazza per dire a Salvini: O cancella questo decreto o noi cancelleremo Salvini", ha aggiunto, riferendosi al Decreto immigrazione e sicurezza.
La protesta anti Salvini è partita da largo Berlinguer, a ridosso della fermata della metropolitana di via Toledo, a 650 metri dalla prefettura di Napoli. Ed è qui, utilizzando proprio la linea 1 del metrò che sono arrivati una trentina di ragazzi di colore, con un lungo striscione che recita "decreto Salvini regalo alle mafie", urlando ’basta razzismo’ e ’assassini assassini’. Il gruppo si è unito a delegazioni di Potere al popolo, del collettivo "Je so’ pazzo" e di altri centri sociali che si preparano a manifestare contro il ministro dell’Interno e a raggiungere Piazza Plebiscito, dove insiste la prefettura. E' ancora vivo il ricordo dei violenti scontri consumati nella zona dello stadio quando un anno fa un'iniziativa politica di Salvini, solo leader della Lega, fu confinata alla Mostra d'Oltremare.
Lo striscione in testa recita "Questa Lega è una vergogna mai con Salvini". ’Odio la Lega’ è il motivetto che intonano i partecipanti alla manifestazione, ma finora al concentramento ci sono meno di 100 persone, compresi gli immigrati arrivati dal Vasto. Intanto il ministro passeggia al Vasto tra una folla festante e si fa i selfie con i migranti.
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