Pace, invece che all'accoglienza pensa alla presidenza. Lo striscione del Blocco Studentesco contro il preside del Pansini
Pace, invece dell'accoglienza pensa alla presidenza!” questo è il testo di uno striscione affisso dai militanti del Blocco Studentesco Napoli, organizzazione studentesca di Casa Pound Italia all’ingresso del Liceo Classico Pansini, nel quartiere Vomero.
Salvatore Pace è il preside del Liceo Pansini vice sindaco della città metropolitana di Napoli ed esponente di Dema (Democrazia e Autonomia il partitino familistico di sinistra guidato dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris) che martedi scorso, ha indetto , ha indetto un’assemblea d’istituto “esterna” per permettere a tutti gli studenti di partecipare, in alcuni casi inconsapevolmente, al corteo di protesta per l’arrivo del Ministro dell’Interno Matteo Salvini a Napoli.
Il senso di questa iniziativa politica ci viene chiarito, con maggiori dettagli, da una nota, diffusa alla stampa che riportiamo fedelmente.
“Gli studenti del Pansini, convinti di dover prendere parte ad un’assemblea riguardante la gestione e le problematiche della scuola, si sono ritrovati invece a far numero in strada, per gli interessi politici e personali del loro preside; coadiuvato, quest’ultimo, da centri sociali, clandestini, spacciatori e nemici della città, tutti intenti a tutelare i propri interessi economici e i numerosi stabili regalati dal sindaco De Magistris”.
“Il preside e vicesindaco in quota Dema , continua la nota, si è giustificato banalmente di aver accordato il permesso dell’uscita al collettivo scolastico che lo ha richiesto. Tuttavia il collettivo in questione, rivendica apertamente la natura di protesta contro Salvini e contro l’attuale governo, in un articolo pubblicato addirittura sul sito stesso del Pansini, intitolato “Ieri Partigini, oggi antifascisti”.
“Anche se Pace avesse solo acconsentito alla richiesta del collettivo, e non fosse una sua idea – conclude la nota del Blocco Studentesco -, riteniamo la cosa gravissima. La figura del preside serve a garantire la libertà di pensiero, tutelare il diritto allo studio e mirare all’accrescimento culturale dei suoi studenti. Evidentemente in questo caso vengono a mancare garanzie e tutele da parte del preside in favore dei propri utili in qualità di vicesindaco. È chiaro che per Pace le due posizioni sono incompatibili”.
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