Morte Doddore Meloni: la Procura chiede l'archiviazione dell'inchiesta
Il 5 luglio del 2017, dopo uno sciopero della fame e della sete durato due mesi, moriva come Bobby Sands, il martire dell'indipendenza irlandese, Doddore Meloni.
Moriva da prigioniero politico sardo perché il tribunale di sorveglianza gli aveva negato la misura degli arresti domiciliari, nonostante l'età (74 anni) e le non buon condizioni di salute.
Il 13 giugno del 2017 aveva iniziato uno sciopero della fame e della sete durato fino alle morte, avvenuta nell'ospedale Santissima Trinità di Cagliari.
Oggi il Sostituto Procuratore della Repubblica di Cagliari ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulla morte dell'indipendentista sardo. L'istanza di archiviazione giunge ad un anno esatto dalla denuncia della moglie Giovanna Uccheddu e della figlia Francesca Meloni, quest’ultima anche in qualita’ di presidente e legale rappresentante del movimento Meris.
Una denuncia finalizzata ad accertare eventuali responsabilita’ sulla morte di Doddore Meloni,avvenuta successivamente a un attacco cardiaco, dopo oltre due mesi di sciopero della fame, accompagnato inizialmente anche dallo sciopero della sete, e dopo un uguale periodo di detenzione nelle carceri di Massama e di Uta.
E’ stato il legale di Meloni e della sua famiglia, l’avvocato Cristina Puddu ad annunciare il deposito dell’istanza di archiviazione relativa all’inchiesta contro ignoti: "Questa e’ la giustizia riservata a Doddore Meloni", ha commentato l’avvocato Puddu. "Archiviazione = nessun colpevole. Ma noi siamo pronti a combattere per la verità"
Il legale e’ deciso ad impugnare la richiesta di archiviazione davanti al giudice delle indagini preliminare del tribunale di Cagliari, che si dovra’ pronunciare in merito.
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