Legio, Salerno: porte aperte agli ex ma il progetto resta il nostro
Sabato 6 e domenica 7 ottobre, a Giugliano in Campania, popoloso comune della città metropolitana di Napoli i militanti di Gioventù Nazionale, organizzazione giovanile di Fratelli d'Italia daranno vita alla seconda edizione di Legio, una due giorni di dibattiti, musica e sport.
L'iniziativa sarà ospitata da presso Fondo Italia, un bene confiscato alla camorra e dato in gestione al Centro Nazionale Sportivo Fiamma. Con questo campo la giovane destra campana vuole rilanciare alle giovani generazioni parole d'ordine come comunità, identità tradizione, come ci spiega, rispondendo alle nostre domande Roberta Salerno, coordinatrice regionale di Gioventù Nazionale.
1) Guardando con la massima attenzione il programma della due giorni di Legio, caratterizzato da un buon numero di dibattiti sui temi dell'attualità politica, non vedo presenti rappresentanti di partiti avversari come i democratici e i Cinque Stelle e di alleati come la Lega, semplice dimenticanza o altro?
Legio è un momento di discussione e confronto delle idee e sarebbe stupido, da parte nostra, chiuderci su noi stessi e non aprire a chi la pensa diversamente. Abbiamo invitato più esponenti del Partito democratico, del Movimento cinque stelle e anche della Lega, e tutti hanno immediatamente accettato l'invito, per poi disdire all'ultimo momento, per un motivo o per l'altro. Sono cresciuta in un ambiente politico nel quale ci hanno insegnato a non aver paura delle nostre idee. E chi ha idee forti non ha mai paura del confronto. Mi dispiace, quindi, che i nostri avversari politici abbiano perso l'ennesima occasione per smentirci, e mi sento di ringraziare di cuore Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale de I Verdi con idee distanti anni luce dalle nostre, ma che ciononostante ha accettato il confronto, e sarà nostro ospite in un dibatto previsto per sabato pomeriggio e intitolato "Politicamente scorretto".
2) Cosi parlò l'uomo nuovo è il titolo forte ed identitario della seconda edizione del campo Legio che ricorda Codreanu e il movimento della camice verde romene. Come coniugate questa vostra posizione con il ruolo del partito che si è posto, al fine di salvare l'unità del centro destra con toni moderati, da mediatore delle istanze di Forza Italia e Lega?
Fa sorridere la definizione "moderati" riferita a noi, così come fa sorridere quando ci definiscono "estremisti". Non siamo moderati e non siamo estremisti, siamo persone di buon senso che alzano i toni quando ce n'è bisogno e tentano di calmare le acque quando non serve agitarsi, sempre guardando al bene degli Italiani. È vero che facciamo da collante tra Lega e Forza Italia, ma attenzione a non fare confusione: non siamo una via di mezzo tra i due! Noi abbiamo una storia antica, di militanza, veniamo dalle sezioni della destra sociale e questo ci rende diversi dai nostri stessi alleati, per sentimenti e formazione. Con loro condividiamo però alcune battaglie, che non sono battaglie personali, ma per il bene comune, ed è per questo che ci teniamo a non affrontarle in solitaria quando dall'altra parte c'è la minaccia dei cinque stelle, che hanno poche idee molto confuse e opposte alle nostre, che nulla di vantaggioso porteranno - ahimè - al nostro popolo.
3) A Legio ci sarà la prima uscita politica, in qualità di relatore in un dibattito intitolato "Identità, il coraggio di essere" di Caio Giulio Cesare Mussolini, pro nipote del Duce, nipote di Vittorio e figlio di Guido, papabile candidato alle prossime elezioni europee: siamo di fronte al solito nome altisonante per conquistare voti di nostalgici al fine di raggiungere il 4% , o c'è dell'altro?
Nessuno ha confermato la candidatura del dottor Mussolini alle prossime europee, ma personalmente non la riterrei un errore. Caio Mussolini è una persona estremamente preparata, lontana da ogni forma di nostalgismo, con tanta esperienza in ambito internazionale. Con lui a Bruxelles l'Italia sarebbe rappresentata da una persona valida e con a cuore le sorti della nostra bella Nazione, non come quelli a cui siamo abituati, che invece vanno in Europa a scodinzolare egli eurocrati che tentano di distruggerci per fare i propri interessi. Colgo anche l'occasione per ricordare a quelli che tanto hanno criticato l'ipotesi di questa candidatura di Mussolini, accusandolo di essere un nome calato dall'alto - non si sa bene da chi - che le europee sono elezioni a preferenze, non ci sono i listini bloccati che tanto piacciono a loro, ma bisogna che gli elettori scrivano sulla scheda il nome del candidato, quindi se loro sono migliori possono sempre dimostrarlo con i numeri.
4) Nella giornata di sabato ci sarà un dibattito intitolato Politicamente Scorretto al quale parteciperà anche l'ex onorevole Nunzia De Girolamo, già ministro dell'agricoltura del governo Letta, considerata insieme con l'ex ministro Fitto tra i papabili candidati alle europee: siamo di fronte ad un assalto democristiano alle liste di Fratelli d'Italia?
Innanzitutto voglio chiarire che l'on. De Girolamo è stata invitata perché ritenuta adatta al dibattito. Possiamo essere d'accordo o meno con le sue posizioni, ma non possiamo negare che non le abbia mai mandate a dire, tant'è che allo stesso dibattito interverrà Borrelli, con idee politiche non esattamente attinenti alle nostre. Come ho già detto, noi abbiamo una storia e una formazione sociale, ben distante da quella che fu la DC. Se poi coloro che furono moderati hanno cambiato idea e vogliono appoggiare il nostro progetto politico, che ben vengano, noi siamo aperti a tutti coloro che vogliano darci una mano a fare il bene degli Italiani. Siamo talmente convinti di ciò che siamo e di ciò che vogliamo che non abbiamo paura di contaminazioni.
5) Il 26 maggio i cittadini italiani saranno chiamati al voto per le elezioni europee, Gioventù Nazionale, l'organizzazione di cui sei coordinatrice regionale, avrà propri candidati nelle cinque circoscrizioni?
È presto per parlare di candidature, ma io mi auguro che il partito capisca che è da noi che si riparte. Abbiamo in tutta Italia giovani militanti preparati, in gamba, sempre sul pezzo, che grazie al loro spirito di servizio e di sacrificio potrebbero portare un bel contributo elettorale. Quasi tutti i nostri rappresentanti in parlamento vengono dal mondo giovanile, la stessa Meloni proviene da lì, ed è per questo che sa quanto sia importante darci spazio, perché noi siamo avanguardia, perché abbiamo alle spalle anni formazione e militanza, ma allo stesso tempo abbiamo l'entusiasmo della giovinezza, quel coraggio misto ad incoscienza che ti dà una spinta in più quando si tratta di portare avanti battaglie aspre.
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