Il rabbino insiste contro CasaPound: il 3 novembre Trieste deserta
Organizzare una qualsiasi contromanifestazione il 3 novembre prossimo "significa fare pubblicità e dare risalto" al corteo di CasaPound "che a mio avviso deve rimanere su di un piano secondario, quasi aneddotico. Più che una contromanifestazione, la città deve farsi deserta: dove passano loro non c’è Trieste". Meloni già nelle scorse settimane si era espresso contro la manifestazione di CasaPound per il centenario della Vittoria. Opposizione ribadita oggi dal rabbino capo di Trieste, Alexandre Meloni, nel corso di una conferenza stampa durante la quale i rappresentanti delle diverse comunità e fedi religiose del capoluogo giuliano hanno lanciato un appello unitario "non politico, ma etico e morale" a favore "della pace, della libertà e della fratellanza" e contro il "clima di razzismo e di intolleranza" che si respira "a Trieste, in Italia e in Europa".
Scelgono di farlo, spiegano, proprio nel giorno in cui si celebra il ricordo del rastrellamento del Ghetto ebraico di Roma del 16 ottobre 1943, onorando con un minuto di silenzio, i 1024 ebrei che quella mattina di 75 anni dovettero lasciare tutto.
Rav Meloni risponde a chi gli chiede se questo appello, contenuto in una lettera aperta "rivolta alla cittadinanza e alle istituzioni locali", sia collegato alla "manifestazione antifascista" indetta dal presidente del Comitato Provinciale Anpi-Vzpi di Trieste, Fabio Vallon, il 3 novembre prossimo, in risposta al corteo nazionale di CasaPound previsto per lo stesso giorno. "Non unicamente mirata al raduno - spiega - In questo appello volontariamente non abbiamo nominato la manifestazione che però è servita a dare uno spunto per una riflessione" congiunta. Il "3 novembre - ha proseguito - non è un giorno qualunque". E’ la data in cui Trieste celebra il suo Patrono, San Giusto. "Volendo farla, potevano farla un altro giorno. Noi - conclude - vogliamo solo ricordare ad autorità e cittadini di riflettere bene a come reagire a questa provocazione".
Per questo, a breve, annuncia, con i rappresentanti delle fedi e delle comunità religiose di Trieste, "organizzeremo una giornata di riflessione e preghiera alla Risiera di San Sabba".
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