Commemorazione defunti, Memento replica a Sala: deriva liberticida
E’ polemica sulla commemorazione dei caduti della Repubblica Sociale Italiana, organizzata dall’associazione Memento il primo novembre al Cimitero Maggiore di Milano. Ieri il sindaco Giuseppe Sala aveva lanciato un appello su Twitter: "Ancora una volta gruppi neofascisti propongono una commemorazione al Campo X del Cimitero Maggiore. Un gesto che non possiamo accettare. Invito le autorita’ di competenza a vietare questo raduno". Un appello condiviso anche dall’Anpi.
Oggi, pero’, sulla questione e’ intervenuta l’associazione Memento (un'associazione del movimento Lealtà e Azione che si dedica al culto dei caduti e alla memoria storica, con particolare attenzione ai luoghi negletti e abbandonati), constatando "una deriva liberticida della sinistra ormai tragicomica".
In una nota, l’associazione sottolinea: "Fa riflettere il fatto che Milano abbia avuto nella sua storia un sindaco partigiano, Aldo Aniasi, che mai si sognò di vietare ai propri ex nemici di guerra il ricordo dei propri Caduti". "Quanto alle modalità di ricordo dei caduti, sarà la magistratura a giudicare se esse siano lecite o meno, non certo l’Anpi e Sala".
Tutte le ultime denunce per i presenti milanesi (per l'anniversario di Ramelli o per le cerimonie al campo X) si sono concluse con il riconoscimento della legittimità del rito del presente, che non costituisce apologia di fascismo.
In una nota, l’associazione sottolinea: "Fa riflettere il fatto che Milano abbia avuto nella sua storia un sindaco partigiano, Aldo Aniasi, che mai si sognò di vietare ai propri ex nemici di guerra il ricordo dei propri Caduti". "Quanto alle modalità di ricordo dei caduti, sarà la magistratura a giudicare se esse siano lecite o meno, non certo l’Anpi e Sala".
Tutte le ultime denunce per i presenti milanesi (per l'anniversario di Ramelli o per le cerimonie al campo X) si sono concluse con il riconoscimento della legittimità del rito del presente, che non costituisce apologia di fascismo.
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