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Santa Paolina revocata la cittadinanza onoraria a Mussolini 94 anni dopo. L'ironia dei sovranisti

( Carlo Alberto Paolino) Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Santa Paolina, comune di poco più di 1000 abitanti della provincia di Avellino.

In questo borgo, dove si produce il Greco di Tufo Docg solo poche persone anziane, erano a conoscenza del riconoscimento attribuito al Duce nel 1924, ma quando l'amministrazione comunale è venuta in possesso della carte che lo attestavano non si è perso tempo.

Il sindaco Angelina Spinelli, a guida di una coalizione di centro sinistra ha convocato una seduta straordinaria di consiglio comunale con un solo punto all'ordine del giorno: la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini.
Un'onorificenza che non ci rappresenta, concessa in un particolare periodo storico per il nostro paese, ricorda il primo cittadino, Santa Paolina è altro.
Il nostro è un paese legato ai valori dell'uguaglianza, della libertà, della democrazia, in un momento come quello attuale, quando si mettono in discussione questi principi fondamentali, riteniamo ,per questo motivo, importante un'iniziativa del genere dal forte valore simbolico.
La proposta in aula è stata approvata all'unanimità. L'intera assemblea, ricorda con gioia il sindaco Spinelli, ha condiviso questa scelta, ma fuori dalle mure della cittadina c'è chi non ha gradito tale scelta, come Ettore De Concilis, leader irpino della destra sociale in Alleanza Nazionale prima, nel Popolo delle libertà poi, coordinatore regionale del Movimento nazionale per la sovranità di Gianni Alemanno che utilizza l'ironia per criticare questa decisione.
Infatti dal suo profilo Facebook con questo post, che riportiamo per intero, commenta la scelta del sindaco e del consiglio comunale di Santa Paolina che ha revocato la cittadinanza al Duce.
Esempio concreto della attenzione e della sensibilità che alcuni amministratori mettono in campo, con ragguardevole ed encomiabile solerzia, rispetto alle grandi esigenze della modernità, le sfide del progresso e gli affanni della crisi economica.
Sono sicuro che i cittadini di Santa Paolina da oggi possano guardare al loro futuro con il convincimento sereno di avere un ceto politico e una classe dirigente locale che affronterà e risolverà tempestivamente ogni loro problema.
Immagino anche che a migliaia decideranno di trasferirsi a Santa Paolina, città da oggi attrattiva di cultura, investimenti, protagonismo geopolitico.

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