Raid xenofobo di Partinico: arrestata un'intera famiglia, 5 uomini 2 donne
Sette persone, tra cui due donne, componenti di una famiglia allargata, sono state arrestate su ordine del gip tra Alcamo (Tp) e Partinico (Pa) per l'aggressione la notte di Ferragosto nella spiaggia di Ciammarita a Trappeto (Pa) ad un gruppo di migranti minorenni che sono stati picchiati e insultati con frasi razziste. L'aggressione è continuata con l'inseguimento e lo speronamento dell'automezzo che stava riportando i giovani nel centro di accoglienza a Partinico.
Gli indagati sono accusati di lesioni aggravate e di avere agito con la finalità dell'odio etnico e razziale. Le vittime erano state colpite con bastoni di legno e mazze di ferro. Le indagini sono state coordinate dal pm Giorgia Spiri e condotte dai carabinieri della compagnia di Partinico. I sette arrestati, insieme ad altre persone su cui i carabinieri stanno indagando, avrebbero picchiato i giovani mentre la notte del 15 agosto si trovavano seduti su un muretto del lido di Ciammarita in attesa dell'educatrice per tornare in comunità. Poi a bordo di alcune auto avrebbero inseguito il furgone Fiat Scudo su cui si trovavano speronandolo e bloccandolo. "Neri di merda dovete morire entro stasera vi ammazziamo tutti, falli scendere - hanno urlato all'educatrice - che li porti in comunità tutti morti".
Il mezzo del centro di accoglienza è stato danneggiato. Urlando e puntando una pistola verso i ragazzi un aggressore ha detto: "Scendete devo uccidervi tutti perché ho la pistola". In carcere sono stati portati Antonino Rossello, 40 anni, Roberto Vitale, 33 anni, Salvatore Vitale, 49 anni, Emanuele Spitaleri, 37 anni, tutti di Partinico. Ai domiciliari vanno Valentina Mattina, 28 anni di Partinico, Giacomo Vitale, di Alcamo, 71 anni e Rosa Inverga, 62 anni.
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