Manifesti inneggianti Mussolini a Rimini. Arriva la condanna ad una multa per l'autore
Decine di manifestini, affissi con lo scotch riportanti la scritta Per un mondo più pulito torna in vita Zio Benito comparvero lo scorso 30 gennaio nelle piazze e nelle vie del centro storico di Rimini.
I manifesti inneggianti al duce furono segnalati da diversi cittadini e celermente rimossi dal competente ufficio comunale.
L'autore di questi manifesti fu individuato in Davide Fabbri, conosciuto con l'appellativo di Vichingo come riporta il quotidiano on line Rimini Today, che è stato ritenuto colpevole dal giudice per le indagini preliminari e condannato con pena sospesa a pagare una multa di 4265 euro.
I manifesti, celermente rimossi dal competente ufficio comunale, crearono comunque occasione per una forte polemica politica con l'intervento anche del sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, che dichiarò: "ora, al di là che l’apologia di fascismo è ancora un reato punito dalla legge e una violazione della Costituzione e considerato che Rimini è Medaglia d’Oro per la Resistenza, questi gesti sono un’offesa prima di tutto per la città e per la comunità riminese. Viene da dire che la mamma dei cretini è sempre incinta oppure, parafrasando la rima baciata dei fascisti autori del manifesto.
Il giudice per l'indagine preliminare, come ci ricorda Rimini Today, nell'emettere il decreto penale di condanna, ha applicato la Legge Scelba attuativa della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione che punisce chi organizzi sotto qualsiasi forma, la costituzione di un'associazione, di un movimento o di un gruppo avente le caratteristiche e perseguente le finalità di riorganizzazione del disciolto partito fascista.
Davide Fabbri, che rischiava fino a 6 mesi di reclusione ha commentato: "mi vogliono zittire perché denuncio da tanti anni a Rimini e in tutta l'Emilia Romagna le malefatte di chi governa. Mi dichiaro innocente da queste accuse".
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