L'autodifesa di CasaPound: i picchiati erano una staffetta, preparavano un assalto
Un'intervista di Barinedita con Giuseppe Alberga, responsabile di CasaPound (nella foto), offre una versione più articolata delle tartarughe frecciate su quelli che ormai possiamo definire il pasticciaccio brutto di rione Libertà, e cioè il ferimento di alcuni militanti comunisti nei pressi della sede di CP, dopo un corteo antirazzista.
Questi gli argomenti esposti:
1. la giovane eritrea non ha ragione di aver paura. I fascisti del terzo millennio convivono pacificamente da anni con i frequentatori della mosche aperta sulla stessa strada della sede
2. non si capisce perché tra tante vie per il deflusso i compagni abbiano scelto proprio quella che incrocia con via Eritrea, dove è la sede di CP
3. è vero che il gruppetto della Forenza erano quattro gatti ma stava sopraggiungendo un plotone e quindi abbiamo temuto un assalto
4. sei dei nostri sono andati a "ragionare" a mani nude per farli andare via poi non sappiamo come è finita a mazzate [qui sorge un dubbio: come si fa un taglio di 9 punti in testa a mani nude?, ndb]
5. i nostri erano disarmati e infatti la polizia non ha trovato niente pur essendo stata chiusa subito la sede e rastrellata la piccola via che la ospita
6. i nostri non sono stati fermati: l'identificazione è stata sul posto.
Per approfondire:
1. la cronaca
3. le indagini
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